Le tasse aumentano, le pendenze pure, il lavoro dei dipendenti dell’agenzia dell’entrate di conseguenza. Così a dar voce a questi impiegati, che spesso sono l’unico interlocutore del cittadino vessato, con le conseguenze di diventare l’unica valvola di sfogo dei malcapitati contribuenti, la FPCGIL che in seguito all’assemblea degli iscritti tenutasi nei giorni scorsi, ha chiesto al Direttore dell’Agenzia delle Entrate di Messina un incontro per discutere di alcune criticità inerenti l’organizzazione e l’attività dell’ufficio.
Il sindacato (che ha inviato alle redazioni un video che non pubblicheremo, a tutela della privacy dei contribuenti che sono stati immortalati in una delle lunghe e disordinate attese davanti agli sportelli ) sottolinea come “i lavoratori hanno fatto presente il grave clima che si respira in ufficio in seguito anche in seguito ai continui attacchi che sono costretti a subire. Controlli a campione, attraverso i quali i dipendenti rischiano ,anche per errori materiali dovuti alla gran mole di lavoro, di essere sottoposti a provvedimenti disciplinari”.
“I lavoratori – dichiarano Clara Crocè Segretario Generale della FPCGIL e Francesco Fucile Segretario del settore-ormai sotto pressione a causa dei carichi di lavoro sempre più insostenibili, devono raggiungere obiettivi sempre più frenetici. La Direzione provinciale , in questi giorni, attraverso l’invio di mail, ha minacciato i dipendenti di contestazione disciplinare nel caso in cui , non dovessero chiudere lavorazioni in corso entro la data coincidente con il monitoraggio degli obiettivi. Tutto ciò è un’anomalia in quanto non possono essere alterati i tempi del procedimento, così facendo si rischia di non tutelare il contribuente e di alterare tutta l’organizzazione del lavoro. Un’organizzazione del lavoro che fa acqua da tutte le parti, lavoratori e utenti sull’orlo dell’esaurimento nervoso quest’ultimi costretti a lunghe file interminabili, come filmato dalla FPCGIL prima dell’assemblea con i lavoratori .
La FPCGIL, ha inoltrato una richiesta di incontro al Direttore dell’Agenzia delle Entrate, a tutt’oggi, il Direttore non ha avvertito la necessità di aprire un serio confronto in merito alle criticità più volte rappresentate dai lavoratori- continuano Crocè e Fucile- abbiamo reiterato la richiesta d’incontro, in caso di mancata risposta preannunciato lo stato di agitazione del personale”.
La denuncia dei sindacati è la punta dell’iceberg di un sistema al collasso. Basta trascorrere una giornata qualsiasi in fila tra chi attende di ricevere “lumi” sull’ultima richiesta per vederne e sentirne delle belle: donne anziane costrette a recuperare bollette del 2008 per dimostrare di aver pagato contributi nuovamente richiesti dall’agenzia, ore di tempo sottratte al lavoro per chiedere informazioni che in un Paese civile sarebbero perfettamente accessibili attraverso internet, e poi tutti con lo spauracchio di trovare l’impiegato giusto, quello che non ti guardi con disprezzo perchè lo costringi a farlo lavorare. (@pal.ma.)