In motocicletta o in scooter in controsenso, sulla corsia preferenziale dedicata ai mezzi pubblici, lungo il corso Cavour. Succede a Messina ogni maledetta giornata. A qualunque ora. Gli scatti proposti da Messina Ora sono stati fatti nel giro di un paio di minuti, poco prima delle 10,30 di questa mattina. Due minuti in cui sono almeno 7 i mezzi, e quindi i conducenti, beccati a commettere evidenti infrazioni.
C’è anche un’auto parcheggiata sulla pista ciclabile. C’è un signore che guida lo scooter contromano, mandando contemporaneamente messaggi con il telefonino. Ci sono, nel complesso, tutti quei centauri per i quali non rispettare le regole è normale. Perché il codice della strada, in riva allo Stretto, sarà buono forse per compensare il dislivello tra i piedi dei tavoli.
Certamente, infrazioni del genere, in città come Bologna per esempio, verrebbero punite all’istante. A colmare l’assenza dei vigili urbani per strada, nella Dotta, provvede un articolato sistema di videosorveglianza. E le multe sono salatissime. Lo stesso accade in tante altri centri urbani italiani.
A Messina, è vero, manca dall’acqua fino al sale. Manca l’articolato sistema di videosorveglianza. Mancano i vigili urbani. Ma quel che manca di più è il senso civico e la buona educazione. Perché i primi a sbagliare, senza giustificazioni di sorta, sono propri i signori immortalati in queste foto. E tutti i loro simili. Che magari, anche per questo, daranno la colpa all’isola pedonale. (F.B.)
