Regione assente ingiustificata in quinta commissione Lavoro, all’Ars, nel corso della seduta odierna sulla vertenza intrapresa tra la Cub Trasporti e il Consorzio autostrade siciliane. Oggetto del contendere, il tentativo da parte dei vertici aziendali, per il momento neutralizzato, di convertire il sedimentato contratto collettivo di lavoro Autostrade e Trafori in quello regionale, basandosi sul presupposto per il quale il Cas sarebbe un ente pubblico non economico.
Una battaglia aspra, quella in corso, con il sindacato impegnato a rintuzzare le sortite del presidente del Cas, Rosario Faraci.
Faraci che, oggi, davanti alla deputazione regionale, al presidente della quinta commissione, Marcello Greco, e alle altre sigle dei lavoratori, non ha proferito parola sebbene imbeccato. In special modo da Filippo Sutera, segretario regionale della Cub. Quest’ultimo, considerata l’interruzione delle relazioni sindacali a decorrere dal 2012, ha invocato invano un intervento chiarificatore da colui che ritiene il vero interlocutore dei lavoratori in questa vicenda.
Chi ha messo l’accento sulla totale assenza in aula del Governo di Rosario Crocetta è stato il presidente del Pdr, Beppe Picciolo. Il parlamentare messinese ha attaccato l’assessorato alle Infrastrutture, stigmatizzando la presenza di semplici tecnici in quella che al contrario sarebbe dovuta essere una seduta dai contenuti politici. Tanto più che l’assessore Nico Torrisi, insieme alla collega Patrizia Valenti, con delega, quest’ultima, alle Autonomie locali, si erano dati 15 giorni di tempo, sempre in commissione Lavoro, ormai lo scorso 10 settembre, per dirimere la controversia. E a tra altri 15 giorni, data la sterilità della riunione, ha rinviato tutti, Greco.
Non sono mancati gli spunti interessanti, tuttavia. Lo stesso Sutera ha smentito il capo di Gabinetto dell’assessorato alle Infrastrutture, Mario La Rocca, ricordandogli che, sul contratto tra ministero e concessionaria, alla Regine spetta solo un ruolo di vigilanza sulla validità dei bilanci. La contro smentita è arrivata dal dirigente alla Vigilanza degli enti, Carmelo Ricciardi, secondo il quale esiste una competenza sui contratti. Obiezione in merito alla quale il sindacalista ha richiesto una nota scritta.
“L’articolo 14 dello statuto della convenzione tra ministero e Cas – afferma Sutera – prevede che queste attività siano demandate al legale rappresentante del Consorzio”.
Sulla stessa linea della Cub è la deputata azzurra Bernadette Grasso, già da tempo autrice di una mozione che mira a tagliare la testa al toro: “Il problema è a monte. E’ politico. Occorre capire la natura del rapporto tra ministero e concessionaria. E’ lo Stato ad avere competenza esclusiva in materia e secondo la normativa vigente la titolarità del rapporto dovrebbe competere agli enti pubblici economici”.
A complicare le cose, secondo la parlamentare dell’Assemblea regionale siciliana, è il sovrapporsi di norme. In particolare, l’entrata in vigore della legge regionale 10/2000: “Il problema nasce dall’errata interpretazione delle norme intervenute prima dell’affidamento della concessione”.
Proprio per questo, Grasso ha presentato a suo tempo una mozione in forza della quale si chiede di definire la natura giuridica del Cas. Natura che per la stessa deputata è assolutamente economica: “Il Cosorzio presenta bilanci, riscuote incassi, non riceve trasferimenti. E il suo rapporto è solo con lo Stato. L’assessorato regionale alle Infrastrutture è responsabile solo del controllo e della vigilanza”.
Grasso si è infine presa la briga di documentare fotograficamente, in aula, come i lavori di scerbatura e pulizia delle autostrade gestite dal Cas, comunicati da Faraci nelle scorse settimane, non siano stati esattamente certosini: “Viaggio in autostrada e il tratto tra Rocca di Capri Leone e Milazzo è pieno di alberi che impediscono di vedere nitidamente i segnali. Anche le aiuole sono piene di sterpaglie e di sporcizia. Per non parlare dell’asfalto viscido e pertanto pericoloso. Il Consorzio, purtroppo, è strangolato da contenziosi e debiti e non ha la capacità economica di investire i proventi nella manutenzione. Io però pago il pedaggio regolarmente ed esigo un servizio”.
Domani, infine, i lavoratori si riuniranno in assemblea e con ogni probabilità, alla luce del nulla di fatto di oggi, confermeranno le 7 giornate di sciopero già annunciate. (@FabioBonasera)