La bizzarra notizia del cannolo siciliano lanciato nello spazio lo scorso febbraio era immediatamente rimbalzata tra i quotidiani di tutto il mondo, resa virale da Ansa e Reuters. Sulla scia di un successo assolutamente inatteso, cinque mesi dopo i fautori dell’impresa, gli ennesi Antonella Barbera, Paolo Capasso e Fabio Leone, si sono riproposti. Arricchito dalla new entry Fabrizio Capasso, il team tecnico ha realizzato un vero e proprio sequel: il Sicilia Space Program 2.
Nella seconda missione, a raggiungere i confini della stratosfera è stata una scatola contenente una minuziosa tecnologia elettronica collegata con un mini schermo LCD esterno programmato per accendersi al raggiungimento dei 34 mila metri e alla temperatura di meno otto gradi.
Il lancio, per il quale sono state impiegate le modalità già sperimentate con il pallone sonda riempito di elio, è stato effettuato ancora una volta dalla Rocca di Cerere, presso Enna, alle 7.00 del 2 luglio 2014.
Questa volta, però, a fare il giro dei piani alti non è stato solo un oggetto, come nel caso del cannolo in fimo, ma un pensiero. Lo schermo LCD, inquadrato da una telecamera interna alla scatola, ha mandato in onda il primo Space Show della storia, un filmato breve ma intenso e composito che costituisce una tavolozza variopinta di aspetti della cultura siciliana. Perché?
“Visto che il cannolo nello spazio ha superato le nostre aspettative, abbiamo voluto ripetere l’operazione per dare un contributo più importante, un messaggio forte di storia e cultura, un messaggio di antimafia”. Lo spiega ai lettori di Messinaora l’ideatore, Fabio Leone, che ci ha permesso di sbirciare concedendoci un’intervista. “Raccontiamo sempre i nostri territori”, dice Fabio che nella vita fa il videomaker. “L’idea era quella di superare la staticità, di inviare qualcosa che succede mentre un’altra accade contemporaneamente”, in alte parole veicolare un messaggio fruibile nello stesso momento in cui si osserva la stratosfera.
Musica, arte, tradizioni, paesaggi: I pupi siciliani, l’Etna in eruzione, Archimede, Pirandello, Sciascia, Antonello da Messina e in mezzo a tutto questo non potevano mancare gli omaggi a personaggi come Borsellino, Impastato, Falcone. In chiusura l’inestimabile contributo del Maestro Cuticchio accuratamente posto ad apogeo del filmato, con parole che, ci auguriamo, possano essere di ispirazione. Spunti interessanti che, inseriti in un contesto tanto insolito e affascinante, producono un impatto emotivo non indifferente.
Messaggio recapitato, la sonda è atterrata alle 14.40 dello stesso giorno nei boschi sopra Randazzo. In collaborazione con European Space Agency , Agenzia Spaziale Italiana, dipartimento di fisica e astronomia dell’Università degli studi di Catania, Enac di Palermo, ENAV di Roma, 41° Stormo di Sigonella, anche la seconda missione può dirsi andata a buon fine.
Successo di pubblico a parte, la risposta mediatica non è esattamente quella attesa. La scatola in polistirolo, originariamente contenitore per mozzarelle, ha spinto alcune testate a elaborare titoli di accento culinario che niente hanno a che vedere con gli intenti preposti.
“Mi sento di combattere questo sistema che privilegia il buffo al serio- dice Fabio- le goliardate possono essere un mezzo per parlare di cose serie, ma sentirmi dire che le mozzarelle tirano di più dell’antimafia mi offende profondamente”. (LAURA MANTI)