Sono tante le problematiche e le relative (e probabili) soluzioni emerse dal consiglio aperto della IV Circoscrizione, svoltosi questo pomeriggio (7 ottobre) in via Lepanto, in pieno centro storico. Si è discusso proprio dei vari problemi riscontrati sia da commercianti che da cittadini. Il primo ad esporre tali difficoltà è stato l’avvocato Marco Di Mauro, presidente dell’Alces (Associazione Locali Centro Storico), il quale ha ricordato il problema delle tariffe pagate dai proprietari di locali per l’occupazione del suolo pubblico (Cosap), le più alte d’Italia. Di Mauro ha parlato anche di sicurezza pubblica: “Le forze dell’ordine non sono sufficienti. Messina non è una citta di delinquenti, ma di sicuro non farei mai uscire mia figlia qui. Polizia, Carabinieri e Vigili non hanno i mezzi per garantire la sicurezza pubblica”. Il presidente dell’Alces ha anche sottolineato l’importanza di avere una regolamentazione precisa che garantisca i diritti sia dei cittadini che dei commercianti. “Per realizzare un regolamento chiaro – aggiunge il presidente della IV Circoscrizione, Francesco Palano Quero – chiederò un tavolo tecnico”.
Proprio alcuni cittadini sono intervenuti per esporre alcune lamentele. Tra questi i fratelli Barbara e Gianfrancesco Galletti, che hanno confessato di essere “tartassati dai rumori”. “Non conosciamo più la pace – spiega Barbara Galletti, la quale vive proprio in via Lepanto – perché si inizia la mattina con gli operatori ecologici che spostano le numerose bottiglie di birra presenti in strada e si continua per tutta la giornata con il continuo spostamento di sedie e tavoli presenti nei locali. Per non parlare della musica ad alto volume durante alcune serata. Sabato, addirittura, potevo sentire la telecronaca della partita di calcio proiettata in un locale come se fossi seduta lì. Ci vuole il rispetto degli orari e soprattutto dei decibel. Se chiamiamo la Polizia, loro rispondono che non hanno i mezzi per intervenire”. Il fratello, Gianfrancesco, afferma invece che i locali non rispettano le fasce orarie relative alla musica: “Le regole dicono che si può tenere la musica fino a mezzanotte. Nei giorni infrasettimanali è comunque tardi per chi si alza presto per lavorare, ma indipendentemente da questo molti locali vanno avanti oltre le 24”.
Non solo via Lepanto. Anche via I Settembre è sempre meno vivibile. A confermarlo è Diego Vermiglio (FederAlberghi), il quale dice di “aver smesso di vivere” da quando risiede in un appartamento che affaccia su entrambe le vie suddette: “Per tutta la notte non faccio altro che sentire numerosi automobilisti che fanno a gare per chi ha l’impianto stereo più potente. Ho anche un Bed & Breakfast in zona e mi è capitato di perdere vari clienti che hanno perso la pazienza per i rumori che proseguono per tutta la notte”. Vermiglio ha lanciato anche una proposta: istituire, durante le ore notturne, almeno nel weekend, un’isola pedonale che comprenda l’area del Duomo, con via I Settembre, dall’incrocio con corso Cavour a quello con via Garibaldi. Idea che è piaciuta agli assessori Filippo Cucinotta e Patrizia Panarello, presenti all’incontro. Tra l’altro una proposta simile era stata portata qualche mese fa in consiglio comunale. La chiusura di tali strade, sembra trovare d’accordo sia cittadini che commercianti (almeno quelli presenti al consiglio di oggi).
Per “difendersi”, ha preso la parola anche Danny Anna, vicepresidente dell’Alces e proprietario di numerosi locali in centro. “Se posso iniziare con una battuta, io abito sul viale della Libertà, di fronte alla Rada San Francesco – spiega Anna – e vi assicuro che è meglio la musica dei locali che i clacson. Posso comunque confermare che i miei locali sono a norma e faccio sacrifici per mantenere i miei 35 dipendenti. Sono necessarie regole per lavorare con tranquillità e far vivere in maniera serena i cittadini”. Parola poi agli assessori, con Patrizia Panarello che afferma che il consiglio comunale non ha ancora approvato la proposta di abbassamento delle tariffe per l’occupazione del suolo pubblico: “Noi, come Giunta – afferma l’assessore al commercio – possiamo solo chiedere un piano provvisorio, ma vista la situazione delle casse del Comune, è molto difficile”. Per quanto riguarda la sicurezza pubblica, la stessa Panarello propone l’istituzione della figura del Poliziotto di Quartiere, ma vista la scarsità dell’organico delle forze dell’ordine in città, al momento questa ipotesi non sembra molto attuabile. A tal proposito l’assessore al patrimonio Filippo Cucinotta ha dichiarato che sta pensando di chiedere un confronto proprio con le forze dell’ordine, per chiedere maggiori controlli durante la notte, “ma tra Polizia, Carabinieri e Vigili Urbani – sottolinea Palano Quero – ci sono solo sei vetture disponibili nelle ore notturne”. Per Alessandro Allegra (ConfArtigianato) è necessario un documento da inviare a Prefettura o Questura, firmato da residenti, associazioni di categoria, Circoscrizione “dove si richiede un intervento netto e preciso”.
Per quanto riguarda il limite di decibel, secondo l’assessore Panarello i cittadini devono segnalare le eventuali trasgressioni all’Arpa (Agenzia Regionale Protezione Ambiente), che successivamente ricorrerà alle misurazioni del caso. L’amministrazione verificherà anche se è ancora in vigore (o se è il caso di riportarla in vigore) una vecchia delibera che negava ai commercianti del centro storico di vendere alcolici in bottiglie di vetro (che nelle mani di chi esagera con l’alcol, possono diventare estremamente pericolose, oltre ad essere un rifiuto che, per colpa dell’inciviltà di alcuni cittadini, va a finire speso in strada e non nei cassonetti) e lattine. Per Andrea Ipsaro Passione (Confesercenti) tale normativa è in vigore, ma non viene rispettata. Lo stesso Ipsaro Passione aggiunge che “il sonno dei cittadini va tutelato, così come le esigenze dei commercianti”.
Interviene poi il consigliere comunale del Pd, Santi Daniele Zuccarello, il quale spiega che la colpa dell’aumento delle tariffe per l’occupazione del suolo pubblico sia stato causato da una delibera di Franco Mondello, approvata quando l’attuale consigliere comunale era un assessore della Giunta Buzzanca: “Allora ho proposto l’abbassamento di queste tariffe – spiega Zuccarello – ma la mia idea è stata bocciata”. A Zuccarello replica Alessandro Tinaglia (Reset!) il quale ritiene che il consigliere comunale del Pd “stia prendendo in giro i commercianti. Zuccarello ha votato il piano di requilibrio decennale, di cui la partita della Cosap fa parte. Dunque ora, il Comune non può abbassare queste tariffe”. Sia Zuccarello che Cucinotta hanno comunque confermato che si attende la votazione da parte del consiglio comunale almeno per la rateizzazione dei debiti che i commercianti hanno per quanto riguarda l’occupazione del suolo pubblico.
A concludere la seduta è Francesco Palano Quero, che conferma come da quest’incontro partiranno le richieste per una nuova area pedonale, i problemi relativi alle tariffe di occupazione del suolo pubblico e la convocazione di un comitato per la pubblica sicurezza. @SimoneIntelisano