Mentre i cittadini scendono in piazza, per chiedere alla politica di voltare pagina e fare scelte coraggiose per la vivibilità di un comprensorio martoriato dall’inquinamento, dalla Prefettura, dalle istituzioni, arrivano dichiarazioni rassicuranti, quasi come se il fumo e l’aria irrespirabile lamentati da migliaia di cittadini, fosse frutto di una allucinazione collettiva.
“In data odierna – si legge nel comunicato ufficiale delle Prefettura di Messina – si è riunita l’Unità di crisi per il monitoraggio dell’evoluzione dell’evento verificatosi all’interno della Raffineria di Milazzo istituita con provvedimento del Prefetto, a seguito di quanto concordato nella riunione svoltasi in Prefettura il 2 ottobre scorso alla presenza dell’Assessore Regionale Territorio ed Ambiente, della quale fanno parte i Vigili del Fuoco, il Dipartimento Regionale di Protezione Civile, l’A.R.P.A. e l’Azienda Sanitaria Provinciale.
Tale Unità di crisi è preposta al monitoraggio dell’evoluzione dell’incidente verificatosi nella notte tra il 26 ed il 27 settembre scorso presso la Raffineria di Milazzo ed alla conseguente attività di comunicazione agli enti interessati.
A conclusione di tale incontro è emerso che l’ARPA sino a questo momento, ha riscontrato valori che rientrano nei limiti dei valori guida sia nazionali che europei e conseguentemente l’ASP ritiene che al momento non ci siano elementi che possano far pensare nell’immediato a condizioni di pericolo per la salute pubblica.”
(la foto è dello scorso 30 settembre)