I bambini della scuola dell’infanzia di Montepiselli obbligati a mangiare a mensa un panino. Bene che vada un toast. Il termine obbligati va interpretato alla lettera poiché ai genitori che lasciano i figli a pranzo è stata data questa precisa direttiva. Niente carne, niente pasta, niente pesce, a dispetto di quanto veniva consentito fare lo scorso anno. Sono cibi asciutti che, si sa, non corrispondono esattamente a quella che si definirebbe una corretta alimentazione. Né per un adulto, né per un bambino di 2 – 3 – 4 – 5 anni.
Nessuno è in grado di preventivare per quanto tempo questo stato di cose si protrarrà. I genitori si sono lamentati con le insegnanti che, ovviamente, si limitano a eseguire quanto viene loro comunicato dall’alto.
La situazione del plesso di Montepiselli, che fa capo all’istituto comprensivo di Gravitelli, è quella di tantissime altre scuole cittadine. Il servizio mensa non funziona e non ci sono nemmeno i soldi per i beni di prima necessità. Ai genitori è richiesto di acquistare il materiale didattico, oltre a un contributo facoltativo di 15 euro per comprare tutto il resto. Anche la carta igienica. In altre scuole, sono gli stessi padri e madri dei bambini a portarla direttamente da casa.
Quando si dice che le istituzioni vanno a rotoli…