ACR MESSINA. STEFANI: OCCORRE INVERTITE LA ROTTA ALTRIMENTI SARA’ UNA LENTA AGONIA

Dopo le tre sconfitte consecutive in casa Messina c’è voglia di riscatto. La squadra del tecnico Gianluca Grassadonia sabato è chiamata ad una prova importante con il Lecce dopo l’avvio non entusiasmante rispetto alle aspettative dell’estate. Mirko Stefani non si nasconde dietro a un dito e si assume le responsabilità di questo inizio di stagione a dir poco sfortunato: “Chi gioca a calcio sa che ci sono momenti positivi e negativi – ha detto il giocatore giallorosso – Quando ci si trova in un momento meno buono non va puntato il dito contro un’unica persona ma le colpe vanno divise. Non credo sia giusto mettere in discussione il mister”.

Contro il Lecce, i peloritani hanno voglia di uscire da questo momento di crisi profonda e di mostrare che il vero Messina non è quello visto nelle ultime giornate, capace di prendere cinque gol in quarantacinque minuti: “Le sconfitte ci possono stare ma il problema è il modo in cui maturano – ha spiegato Stefani – La squadra ha grande voglia di riscatto. Vuole dimostrare che si hanno dei valori diversi da quelli dimostrati domenica”.

Per la gara del San Filippo saranno assenti nel Lecce due giocatori molto importanti come Miccoli e Abbruzzese: “Il Lecce ha una rosa ampia di qualità e di esperienza, pertanto, chiunque scenderà in campo non farà rimpiangere gli assenti – ha detto il giocatore giallorosso – Per noi, invece, cambia poco. Dobbiamo pensare a uscire da questa situazione il prima possibile. Non è questione di tattica, di moduli o uomini, ma è una questione mentale. Occorre invertire la rotta e sopratutto ritrovare l’autostima, altrimenti sarà una lenta agonia”.

Infine Stefani spiega l’esultanza sul calcio di rigore che ha fissato il punteggio sul definitivo 5-1 con la Casertana: “E’ stato una sfogo personale – ha chiarito il calciatore – Un mix di emozioni, nervosismo  e frustrazione”.  LETIZIA FRISONE

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