In molti si sono chiesti se per manifestare il giusto diritto a pretendere un ospedale funzionante in pieno centro città, si debba invece finire a puntare il dito della responsabilità di una vicenda da anni contorta, verso un unico responsabile, ovvero il Sindaco Accorinti. E pur volendolo fare in termini “politici”, perchè si è giunti alle scene di violenta isteria collettiva che sono state registrate ieri.
In merito alla vicenda è intervenuto Rosario D’anna, del movimento “Indietrononsitorna”, nato qualche mese fa come conseguenza di un conflitto interno alla “base” che ha sostenuto Accorinti fino a Palazzo Zanca.
“La vergognosa gazzarra inscenata davanti l’ospedale Piemonte contro Renato Accorinti, in una manifestazione sostenuta da sindacati e partiti – afferma il presidente dell’associazione “Indietrononsitorna” – segna un punto di assoluto degrado del vivere civile di questa città.
Anni di cattiva amministrazione, una gestione della sanità in cui tutti i partiti alla Regione hanno contribuito allo sfascio, tagli decisi dai governi nazionali e regionali, oggi trovano nel sindaco di Messina il nemico da contestare ed addirittura aggredire.
E la folla, strumentalizzata, applaude gli autori dei misfatti, i rappresentanti delle stesse forze che hanno portato a questa situazione. Indietrononositorna – continua D’Anna – è con Renato e con i tanti cittadini perbene, nel condannare con forza questi episodi di assoluta gravità.
Sia ben chiaro, che chi ha organizzato questa indegna gazzarra non ha per niente a cuore la salute dei comunità ma si preoccupa solo di dover andare a lavorare in un ospedale distante qualche chilometro da casa propria.
Le evidenze scientifiche hanno abbondantemente dimostrato che ospedali piccoli, come ormai è diventato il “Piemonte”, non sono adatti ad assistere pazienti acuti, con gravi patologie, che devono essere fronteggiate in grandi ospedali dove coesistono tutte le specialità. Ormai il nosocomio di viale Europa, come ospedale, deve chiudere, ma la struttura, che ha una posizione centrale deve assolutamente continuare ad erogare assistenza per tutte le emergenze che non siano codici rossi, per le patologie croniche, per la riabilitazione e per tutte quelle attività ambulatoriali che costituiscono la maggior parte della richiesta assistenziale della popolazione, e che non necessitano ricovero”.