Pomeriggio di ordinaria follia, quello vissuto oggi sul viale Europa, di fronte all’Ospedale Piemonte. E’ successo di tutto all’assemblea cittadina contro la chiusura del Piemonte organizzata da Cisl e Uil: i fischi e l’aggressione subita dal sindaco Renato Accorinti, “salvato” per due volte dalle forze dell’ordine; la minaccia di suicidio da parte di un lavoratore che durante l’assemblea si è affacciato dal terrazzo del Piemonte scatenando il panico generale; il traffico bloccato sul viale Europa dalle 17:30 alle 19; l’aggressione all’On. Franco Rinaldi, intervenuto durante l’assemblea e protetto dal consigliere comunale Benedetto Vaccarino. Ma cominciamo dal principio. Alle 17 la strada antistante l’Ospedale Piemonte è già gremita di gente che indossa le magliette “Salviamo il Piemonte” ed utilizza senza sosta i fischietti distribuiti dall’organizzazione. Alle 17:15, il viale Europa è già bloccato interamente ed i vigili urbani sono costretti a deviare il traffico. Alle 17:30 inizia l’assemblea, con Carmelo Catania (Uil) e Giuseppe Calapai (Uil Fpl) che spiegano subito quali sono le emergenze d’affrontare per salvare il Piemonte: il mantenimento dei 121 posti letto, oltre che del Polo emergenza urgenza e del Polo maternità infantile.
La tensione sale ai massimi livelli alle 17:49, quando il sindaco Accorinti giunge all’assemblea scortato dalle forze dell’ordine. E ne ha avuto davvero bisogno, visto che sono state diverse le persone che dopo aver fischiato ed insultato il Sindaco, hanno tentato l’aggressione fisica, sventata proprio da polizia e Digos. Un Accorinti molto scosso dall’accoglienza ricevuta, spiega come la sua intenzione non sia assolutamente quella di far chiudere il Piemonte: “Non mi sono mai sottratto al dialogo in vita mia – spiega il Sindaco – e non lo farò oggi. E’ ovvio che il mio desiderio sia quello di salvare e potenziare il Piemonte” (il discorso completo di Accorinti nel video in basso). La richiesta che Calapai fa al Sindaco (oltre all’ormai classico: “meno Tibet, più Messina”) è quella di convocare, entro l’8 ottobre, una conferenza dei servizi alla quale devono partecipare anche le forze sociali. Lo stesso Accorinti ha promesso che questa conferenza sarà convocata nei prossimi giorni. Il Sindaco rimane all’assemblea fino alla fine, anche se non prenderà più la parola. La principale critica ricevuta dal Sindaco, alla quale non ha risposto, è relativa alla lettera inviata all’assessore regionale alla sanità Lucia Borsellino. Infatti, secondo i sindacati, le richieste fatte da Accorinti non servirebbero al futuro del Piemonte. Il Sindaco, infatti, il 7 agosto ha scritto all’assessore Borsellino che se dovesse essere necessario un accorpamento del polo maternità infantile fra Piemonte e Papardo, questo dovrebbe essere spostato interamente al Papardo, trasferendo in questa struttura l’Unità di Terapia Intensiva Neonatale oggi operativa al Piemonte. Le proteste dei partecipanti all’assemblea, sono aumentate quando Accorinti non ha dichiarato nulla in merito a questa criticata lettera.
C’è spazio anche per l’intervento di Franco Rinaldi: il deputato regionale del Pd, dopo aver promesso che il Piemonte non chiuderà, ha subito comunque un tentativo di aggressione. A proteggerlo, il consigliere comunale Benedetto Vaccarino. Nel frattempo l’esasperazione del momento viene da un lavoratore che si è recato sul terrazzo dell’Ospedale, minacciando il suicidio. Dopo essere sceso dal terrazzo, lo stesso ha preso il microfono per pronunciare dei coloriti insulti rivolti ad Accorinti, prima di essere fermato dagli organizzatori. In mezzo anche la carrellata di interventi di altri personaggi politici: Rafael De Francesco (Area Civati), Nina Lo Presti, consigliere comunale che ha chiesto una forte presa di posizione da parte di Accorinti, il quale non si deve limitare ad evitare la chiusura, ma deve consentire che l’Ospedale Piemonte resti un ospedale a tutti gli effetti. Poi i consiglieri Giovanna Crifò e Libero Gioveni, il quale definisce “schizzofrenica quest’amministrazione che non prende impegni per iscritto ma a voce, con le parole del Sindaco che ormai non incantano più nessuno”. L’assemblea si chiude ed Accorinti viene salvato ancora una volta dalle forze dell’ordine, che lo scortano fino alla sua auto mentre viene nuovamente inseguito dai partecipanti, con alcuni di questi che tentano una nuova aggressione ai danni del Sindaco.
Intanto Gianpiero D’Alia (Udc), informato dell’accaduto, afferma che “la partecipazione di massa alla manifestazione per il rilancio dell’ospedale Piemonte deve fare riflettere tutti. Per rilanciare questa importante struttura sanitaria non bisogna ricorrere a scorciatoie o palliativi. Bisogna investire per farne un centro per la prevenzione e l’emergenza sanitaria. Per questo è necessario che l’assessore Borsellino d’intesa con il direttore generale del Papardo e dell’asp 5 assumano un decisione chiara e definitiva in questa direzione”. @SimoneIntelisano
Fotogallery e video a cura di Lillo Lo Cascio