Si sta normalizzando la situazione a Milazzo dove, quando mancavano 10 minuti all’una di notte, ha preso fuoco il serbatoio 513 della raffineria. Al suo interno una quantità ingente, tra le 60mila e le 100mila tonnellate, di benzina. In un primo momento si era parlato di kerosene che in realtà è contenuto nella cisterna accanto, nella quale si è attivato il sistema antincendio di raffreddamento. Messina Ora propone alcune immagini inedite dell’inferno scatenatosi nell’impianto, tra cui un video girato da Libero Gioveni, consigliere comunale di palazzo Zanca.
Perché le fiamme, arrivate anche a 150 metri d’altezza, si spengano del tutto occorreranno altre 15 ore circa. Bisognerà attendere che il carburante si esaurisca autonomamente proprio grazie alla combustione. Impossibile, diversamente, per i numerosi pompieri occorsi sul posto domare l’incendio.
Proprio i vigili del fuoco, sebbene sottodimensionati in termini di organico, stanno operando con il massimo dispiegamento di forze possibili – con gli uomini del corpo nazionale accanto a quelli in servizio nella raffineria – per tentare di limitare i danni. Il vento di maestrale ha permesso al fumo di propagarsi. Fino a 500 metri dal rogo è possibile avvistare nitidamente il fuoco e respirarne le esalazioni.
Si conferma che l’incidente non ha generato né morti, né feriti.
Il prefetto di Messina, intanto, ha convocato per la mattinata odierna una riunione con le Forze di Polizia, i vigili del fuoco, la Protezione civile regionale e i responsabili della raffineria di Milazzo per fare il primo punto della situazione.
“Fin dalla prima segnalazione – si legge in una nota di palazzo del Governo – la situazione è apparsa sotto controllo e la Prefettura si è mantenuta costantemente in contatto con le forze di polizia, i vigili del fuoco, i Comuni interessati e la Soris. Presso i Comuni di Milazzo, San Filippo del Mela e Pace del Mela sono stati attivati i rispettivi Coc per seguire l’evoluzione dell’evento.Non si è ravvisata la necessità di attivare il Piano d’emergenza esterno ai fini dello sgombero delle abitazioni limitrofe e l’Arpa procederà alle verifiche tecniche per il campionamento dell’aria”.
La Prefettura non rileva problemi di rilievo, “a parte il comprensibile stato di paura”, per il personale della raffineria e per la popolazione residente nelle aree limitrofe dello stabilimento.
Saranno, in ogni caso, effettuati accertamenti da parte dei pompieri e delle forze dell’ordine per la pronta individuazione delle cause dell’incendio, al momento sconosciute e, a metà della prossima settimana, sarà convocata un’ulteriore riunione, allargata alle altre componenti interessate, per verificare la bontà dello strumento di pianificazione di emergenza alla luce dell’evento.