Nuovo capitolo nell’inchiesta aperta a seguito dell’incidente all’interno dell’area della Nuova Cometra nella zona industriale di Giammoro dove il 12 agosto 2010 morirono quattro persone. Il sostituto procuratore di Barcellona, Mirko Piloni, ha chiesto il rinvio a giudizio per Pasquale Siclari, 54 anni, già amministratore dell’Aicon, società leader nel settore della realizzazione di imbarcazioni, perché ritenuto responsabile in concorso di disastro e di omicidio colposi.
Nell’incidente persero la vita Domenico Messina, originario di Barcellona, pilota dell’elicottero Robinson 44 che cadde durante le operazioni di decollo all’interno del complesso industriale dell’azienda di profilati metallici di Giammoro, ed i tre passeggeri Davide Taranto, titolare della ’Tarnav’, società di Milazzo che effettua minicrociere alle isole Eolie, Pippo Adige, titolare di una ditta di riparazione di strumentazioni navali, e Enzo Fricia, un operaio originario di Siracusa.
Fissata per il prossimo 7 gennaio 2015 davanti al gup del Tribunale di Barcellona l’udienza in cui si discuterà la richiesta di rinvio a giudizio.
Nel capo d’imputazione, predisposto dalla Procura di Barcellona, viene contestato il disastro colposo in concorso con il pilota deceduto nell’impatto e con il rappresentante legale della Nuova Cometra, Valerio Paolo Labate, per colpa generica consistente nella negligenza e imprudenza di aver violato il protocollo Enac sulle normative di sicurezza, impedendo al pilota di tentare il decollo fino ad giungere ad un punto in cui la distanza tra il capannone della Nuova Cometra e un albero che si trovava all’interno del cortile era inferiore a quella delle pale dell’elica, con il conseguente inevitabile impatto mortale per gli occupanti del velivolo.
Allo stesso modo viene mossa l’accusa di omicidio colposo per la morte delle quattro persone coinvolte nell’incidente e viene contestata anche l’omessa denuncia del materiale esplodente, conservato all’interno dell’area utilizzata per il decollo.
Il Robinson 44, guidato da Domenico Messina, pilota esperto che effettuava i voli principalmente per conto dello stesso Siclari, era diretto a Salina, dove i tecnici avrebbero dovuto effettuare una riparazione su una imbarcazione.