Solo uno spettacolo per chi ci vuole credere. Così il comitato La Nostra Città interpreta questa guerra infinita tra il gruppo Franza -Francantonio Genovese e il Comune di Messina, capitanato da Renato Accorinti. Una guerra di facciata destinata a una clamorosa tregua quando la flotta della compagnia di navigazione napoletana Lauro tenterà di allungare i propri poderosi tentacoli sullo Stretto. Come pare si vociferi da più parti.
Per prima cosa, il comitato fuga ogni sospetto sul fatto che i prossimi esuberi della Caronte&Tourist siano determinati dagli ostacoli posti da palazzo Zanca: “Per non lasciarci e lasciarsi prendere in giro è bene avere chiare le idee. La società di traghettamento, come ogni fine stagione, licenzierà una parte dei dipendenti in ‘esubero’ come ovvia conseguenza della riduzione del traffico estivo. I traghettatori utilizzano abbondantemente lavoratori stagionali e precari”.
Un ampio capitolo si apre, poi, sulla condotta dell’amministrazione comunale: “Le ordinanze di Accorinti (dall’ottobre 2013 ad oggi) non sono servite a limitare e contenere lo strapotere del transito dei tir nel centro della città. La concessione del terminal di Tremestieri è scaduta, la gara è andata deserta e La Nostra Citta ha scritto una lettera al sindaco non ricevendo nessuna risposta riguardo alla possibilità del Comune di Messina di gestire in proprio il terminal. A questo proposito i consiglieri comunale di Cmdb, e anche gli ex, non hanno avuto da dire nulla”.
Il comitato, con riferimento alle dichiarazioni di ieri, chiama in causa pure il presidente dell’Autorità portuale, Nino De Simone, che “ridicolizza il sindaco a proposito della via Don Blasco senza che da parte dell’interessato ci sia risposta”. Ma il meglio deve ancora venire. La Nostra Città si domanda come mai “Franza e i suoi amici trasportatori (non le sigle nazionali) ricorrono inutilmente al Tar per un provvedimento che non ha avuto nessuna efficacia e non ne avrà tra 15 giorni per la riduzione stagionale delle tratte per Salerno”. “Perché – insiste – tanta spettacolarizzazione?”.
La risposta non dovrebbe tardare ad arrivare: “Tra qualche settimana si vedranno le conseguenze di questo teatrino. Per esempio, la società Lauro sembrerebbe sia interessata alla navigazione nello Stretto. Se ciò fosse vero assisteremo ad una levata di scudi da parte di molta informazione e della stessa amministrazione comunale con in testa il sindaco per ‘proteggere’ la società messinese di Franza e Genovese. Quella che sino ad oggi è stata sapientemente costruita come una ‘guerra all’ultimo sangue’ diventerà un’alleanza per la vita. La vita dei traghettatori monopolisti e la vita della stessa Giunta comunale. Non riusciamo infatti a spiegarci altrimenti il perché di certi silenzi, di certe assurde ordinanze, di un insignificante presenza dell’amministrazione comunale all’interno dell’Autorità portuale. È veramente paradossale come le decisioni assunte pacificamente all’interno del Comitato portuale, dove Franza siede accanto all’amministrazione comunale, diventino improvvisamente oggetto di ‘conflitto’ una volta fuori. Se qualcuno saprà spiegarcelo saremmo molto contenti”.