Ha scatenato l’ira dei tifosi (e non solo) la decisione della Prefettura, arrivata in tarda mattinata, di chiudere le porte dello stadio San Filippo ai tifosi del Messina in occasione della partita casalinga d’esordio contro la Lupa Roma, in programma domenica prossima. Un momento tanto atteso dal tifo giallorosso, precluso da un comitato che ha valutato opportuno dichiarare inagibile la struttura. Scatta così la rabbia sui social ed il popolo si divide a metà: fra chi ritiene che la colpa sia attribuire al Prefetto, reo di aver commesso uno sgarbo all’Amministrazione e chi ritiene insufficiente e tardivo l’operato del Sindaco e dei suoi collaboratori in merito ad un collaudo che ha tenuto banco per parte dell’estate ormai quasi conclusasi.
Intanto la probabile assenza del tifo sugli spalti non scuote soltanto gli animi dei messinesi: eloquente anche il tweet di Sasa Bjielanovic, l’attaccante croato arrivato nella sessione estiva, evidentemente deluso di non trovarsi davanti il pubblico della Sud: “Senza parole…ma forse non proprio inaspettato!!!”.
Non sembrava troppo sorpreso invece Pietro Lo Monaco, contattato telefonicamente da MessinaOra.it, comunque visibilmente deluso per la vicenda: “Non è giusto che l’Acr Messina e la gente di Messina che aspettava questa partita paghino per una diatriba personale. Ciò che è stato comunicato dal prefetto non risponde al vero. L’anno scorso abbiamo giocato in condizioni davvero peggiori, eppure non mi sembra che sia stata chiusa al pubblico alcuna partita. Dallo scorso anno ad oggi lo stadio è migliorato, non è possibile che accada questo. Ci vuole rispetto, per la gente di Messina”. Sulle aspettative affinchè possa cambiare la situazione, risponde così il massimo dirigente: “Io sono qui che aspetto. Credo che il Sindaco possa fare in modo che Domenica la gente assista alla partita”.
Aggiornamenti: alle 20:30 è stata convocata una conferenza stampa al PalaSanfilippo, con Lo Monaco, il Sindaco Renato Accorinti e a cui partecipa anche l’assessore De Cola.
“Il Messina è della città – ha detto il Sindaco – Gli impegni presi sono stati rispettati, adesso è solo una questione di lealtà. L’arrivo di tutto il materiale per l’intero impianto di videosorveglianza è solo questione di giorni. E comunque, non è previsto nessun tifoso della Lupa Roma…”
Lo Monaco nel ribadire che l’Amministrazione Comunale ha rispettato gli impegni presi, ha bollato come “insensato ” il provvedimento prefettizio: ” Tutto ciò che è stato detto è completamente falso, questo stadio potrebbe fare anche la serie A. La delibera, che non ha nessun fondamento, è solo frutto di una diatriba con l’amministrazione comunale”. “L’unico neo è la videosorveglianza – continua il Presidente – ma ci sono dei lavori in corso, per i quali si sta muovendo anche il Comune”. C’è ancora tempo, due giorni, per rivedere tutto. La Messina sportiva aspetta questo momento”.
Alla nostra domanda rispetto alla possibilità da parte del sindaco di ribaltare la decisione del prefetto, Accorinti risponde :” stiamo valutando il regolamento della regione , domani avrò la risposta. Chiaramente se sarà possibile provvederò immediatamente”
La Cronaca. In sintesi, sono due gli aspetti che sono emersi dall’incontro nella sala stampa del San Filippo: da un lato appaiono superati i dissapori tra Amministrazione e Società sportiva, con le due parti vicendevolmente solidali e impegnate a rispettare le promesse e con Pietro Lo Monaco intento a chiarire che tuttò ciò che andava fatto è stato realizzato nei tempi previsti; dall’altro il clamoroso autogol della prefettura, rea di aver decretato una delibera fondata sul nulla e soprattutto, cosa ancor più grave, prima ancora che la commissione di vigilanza prevedesse l’effettivo sopralluogo. Conferma Renato Accorinti, che sorride quando qualcuno gli fa notare che in questa situazione c’è “puzza di bruciato”: “beh, mi hanno fatto terra bruciata intorno, quindi ormai non riconosco più la puzza di bruciato”, risponde diplomaticamente il Sindaco. Risponde punto per punto il patron alle carenze evidenziate nel provvedimento emanato dalla prefettura: sull’illuminazione – che funziona-, sulla ticketing policy che è stata ottenuta a Maggio, sul piano di viabilità (“per una sola via d’accesso che piano avremmo dovuto redarre?”), sulla presunta “mancata” porta divisoria tra le due porzioni del parcheggio che invece è stata montata, con tanto di foto come prova e anche sulla video sorveglianza, impianto per il quale il Comune sta ultimando i lavori e comunque ostacolo aggirabile con il posizionamento di operatori addetti alla sorveglianza mobile. Insomma, le condizioni per ravvedersi su quello che Lo Monaco definisce “atto insensato” ci sono tutte; Accorinti ha inoltre assicurato che, qualore fosse necessario e possibile, nel pieno rispetto del regolamento della Regione Sicilia, sarebbe disposto a scavalcare l’autorità del prefetto annulandone la delibera, assumendosi le responsabilità dell’afflusso del tifo. In questo senso esistono dei precedenti.