«Ieri notte, nell’aula consiliare di palazzo Zanca, è stata scritta una pagina importantissima per il futuro di Messina. L’approvazione del Piano di rientro da parte del civico consesso rappresenta un momento di cesura rispetto al passato. Adesso non resta che attendere la valutazione della Corte dei conti e del ministero dell’Interno: nel caso in cui il giudizio dovesse essere positivo, la città avrà finalmente l’opportunità di ripartire con il piede giusto». Rosario D’Anna, presidente di Indietrononsitorna, esprime così la soddisfazione dell’associazione per l’ok al documento di risanamento contabile che il gruppo nato a sostegno della Giunta Accorinti ha sempre considerato valido ed efficace: «Va reso grande merito all’approfondito, accurato ed attento lavoro svolto dal vicesindaco, nonché assessore al Bilancio, Guido Signorino – afferma D’Anna – capace di predisporre un piano di grande spessore in termini di sostenibilità».
Un plauso, però, il presidente lo rivolge anche a quei consiglieri comunali che, responsabilmente, come auspicato da “Indietrononsitorna”, hanno espresso parere positivo al documento: «Quella del civico consesso – ha ribadito D’Anna – e nello specifico di quei rappresentanti consiliari che hanno deciso di votare con coscienza e responsabilità, rappresentata un segno di vicinanza e attaccamento alla città di Messina e al futuro dei suoi giovani».
Tra i punti cardine del documento finanziario, come ricordato dal presidente, «il piano di risparmio energetico che, in cifre, nell’arco di dieci anni, dovrebbe tradursi in una riduzione di spese pari a 43,6 milioni di euro; il riordino delle rendite immobiliari e riforma del catasto». «Non meno importante – aggiunge – la lotta all’evasione, con un recupero di entrate tributarie di circa 41 milioni nel 2022; il taglio netto ai fitti passivi e dismissione del patrimonio immobiliare con una previsione, ben più cauta rispetto a quella fatta dalle precedenti Amministrazioni, di otto milioni in dieci anni. E poi ancora, la riorganizzazione e risanamento delle società partecipate; il riaccertamento dei residui attivi e passivi. Di grande rilievo – conclude D’Anna – la possibilità di assunzione di nuovo personale con un turnover al 50%».