Come presagito stamattina in conferenza stampa da Santino Bonfiglio, consigliere della quarta Circoscrizione ed esponente di Cambiamo Messina dal Basso, le proteste dai Quartieri per le tempistiche con cui il Comune chiede loro il parere sul Piano di riequilibrio iniziano ad arrivare. Il primo della lista è il capogruppo del Nuovo Centrodestra alla terza Circoscrizione, Cosimo Oteri, che esprime “il proprio rammarico per la modalità di convocazione e soprattutto la tempistica”.
Venuto a sapere della votazione del piano in oggetto solo ieri, primo settembre 2014, Oteri (nella foto) fa notare di “non avere avuto alcuna possibilità di visionare, né studiare il piano di rientro decennale”. “Ancora una volta – accusa – l’amministrazione svolge il proprio ruolo con sufficienza e quando non può fare a meno di un parere obbligatorio, ma non vincolante, si ricorda delle Circoscrizioni, come se non ci fossero consiglieri eletti democraticamente, ma soltanto marionette pronte a rispondere quando ce n’è di bisogno”.
“Forse – rincara l’esponente del Ncd – le proteste per strada erano più consone ai soggetti interessati, finora non è stata capace di dare risposte sotto nessun profilo istituzionale. Tuttavia – aggiunge con riferimento alla fresca fuoriuscita dal gruppo consiliare di Cmdb a palazzo Zanca da parte di Nina Lo Presti e Gino Sturniolo – nonostante l’ attuale amministrazione non goda nemmeno della fiducia dei consiglieri eletti con lo stesso colore politico, con forte senso di responsabilità nei confronti dei cittadini e per amore della città dove sono nato e vivo, mi ritrovo a votare un piano di rientro decennale, poiché ritengo questo piano un’ occasione fine a scongiurare il dissesto del comune di Messina, il fallimento del Comune di Messina, il fallimento della città di Messina. Non si può determinare l’estinzione del Comune perché gli enti locali non possono cessare di esistere come una semplice impresa privata, ma bisogna garantire la continuità amministrativa e la vicinanza ai problemi della gente”.