Dopo tre mesi di astinenza, comunque attutiti dal Mondiale brasiliano, anche in Italia è ripartita la giostra dei campionati, serie A compresa. Puntuale torna quindi la nostra rubrica che si propone di fare il punto su quanto accaduto nel weekend sui campi del massimo campionato.
Buona la prima per Juventus e Roma, che hanno ripreso ad incrociare i guantoni a suon di 3 punti.
Ai bianconeri, nel match inaugurale di sabato pomeriggio, è bastata un’autorete di Biraghi per superare il Chievo al Bentegodi. Due, per i campioni d’Italia in carica, le note positive del blitz di Verona: l’atteggiamento sempre voglioso e famelico, come se l’avvicendamento tra Conte e Allegri non avesse minimamente influito (chiaramente, prima di giudicare, bisogna riaggiornarsi a medio termine) e il nuovo enfant prodige scovato da Marotta e Paratici. Di nome fa Kingsley, di cognome Coman, un rampante 18enne scippato al PSG e munito delle stigmate del predestinato: gli son bastati i primi 10 minuti di gioco per incantare la platea e conquistarsi la copertina. Quasi scontato il paragone con Pogba, altro fenomeno d’oltralpe scovato a parametro zero dagli uomini mercato di Madama, tenendo presente che il ragazzo deve essere lasciato libero di crescere senza eccessive pressioni.
Qualche ora dopo la Roma ha risposto per le rime, regolando la Fiorentina all’Olimpico con il più classico dei risultati. Positivo l’esordio dei nuovi Manolas e Iturbe, benino Astori, da rivedere Ashley Cole, monumentali i soliti Pjanic, Gervinho e Nainggolan. E in entrata Walter Sabatini, dominatore assoluto del campionato estivo – quello dei ds – farà ancora qualcosa. Discorso quest’ultimo che vale anche per la Viola, Pradè e Macìa sono attivissimi per completare l’organico a disposizione di Montella, poi magari organizzeranno un viaggio per il Pepito di cristallo, cui un bel bagno a Lourdes potrebbe certo giovare.
Bene al debutto anche il Napoli. Metabolizzata l’amarezza per la prematura estromissione dalla Champions, per mano dell’Athletic Bilbao, gli azzurri hanno sbancato il Marassi rossoblu a fil di sirena con un guizzo del neo acquisto De Guzman.
Milano a due facce: sorride quella rossonera grazie al netto 3-1 con il quale i ragazzi di Inzaghi hanno spazzato via la Lazio, a coronamento di una prestazione davvero confortante e con un El Shaarawy, finalmente recuperato, che ha fornito altre risposte significative. Mario Balotelli è già un ricordo: il buon Adriano Galliani verosimilmente colpirà ancora, Fernando Torres e Van Ginkel non dovrebbero essere gli unici a essere presentati.
Recrimina, invece, quella nerazzurra per l’arbitraggio dell’arbitro Doveri, reo prima di aver concesso un generoso rigore al Torino nel primo tempo (poi fallito da Larrondo, fattosi ipnotizzare da Handanovic), e poi di aver espulso Vidic per aver interpretato male (a detta di Mazzarri) l’applauso riservatogli dall’ex colonna del Manchester United. Mentre i suoi ormai ex compagni affrontavano l’Inter, Alessio Cerci ha salutato ufficialmente: da ieri sera è un nuovo giocatore dell’Atletico Madrid.
Per quanto riguarda i risultati delle altre partite, spiccano i successi interni dell’Udinese (doppio, eterno, Di Natale contro l’Empoli) e della matricola Cesena, impostasi di misura sul Parma al Manuzzi nel derby emiliano-romagnolo. La spartizione della posta si è infine registrata in Atalanta-Verona, Sassuolo-Cagliari e al Renzo Barbera di Palermo, dove i padroni di casa si son lasciati agguantare in pieno recupero dal doriano Gastaldello.
Stasera alle 23 si chiude la sessione estiva del calciomercato: tanti i colpi in canna, numerose le situazioni in evoluzione, ma qualcuno resterà col cerino in mano. Intanto…bentornato, campionato!