Il cestista statunitense Jonny Flynn, ex d’illustri franchigie NBA quali Minnesota Timberwolves, Houston Rockets e Portland Trail Blazers, firma con l’Orlandina. L’accordo è stato raggiunto dopo 48 ore di attente analisi cliniche, strumentali e funzionali condotte dal professor Carianni e dal preparatore atletico Allotta.
Jonny Flynn sarà presentato alla stampa lunedì primo settembre alle ore 16.30 presso la sala stampa “Di Noto” del PalaFantozzi. Oltre al nuovo acquisto dell’Orlandina, presenzieranno la conferenza il direttore sportivo Giuseppe Sindoni, il coach Giulio Griccioli e il presidente Enzo Sindoni. A seguire si terrà la prima seduta d’allenamento al PalaFantozzi con il team al completo, gli operatori della stampa, i tifosi e gli appassionati dell’Orlandina sono invitati a partecipare.
Jonny Flynn è nato a Niagara Falls nello stato di New York e ha compiuto venticinque anni il 6 febbraio scorso (classe 1989). Incredibile atleta, rapido nei movimenti, veloce e possente, con una buona resistenza, Flynn è anche un ottimo saltatore. Ha un grande controllo del proprio corpo e ciò gli permette di costruirsi lo spazio per il tiro anche contro difensori più alti. Eccellente assistman e passatore, Flynn è inoltre un buon tiratore dal perimetro, abile anche a penetrare in area e realizzare, indifferentemente con ambo le mani, sfruttando la sua fisicità.
È un playmaker di 183 cm per 84 kg prodotto dell’Università di Syracuse, college NCAA con cui gioca solo due stagioni facendo registrare delle cifre che fanno il giro dei taccuini degli scout NBA (15.66 punti, 5 assist 3 rimbalzi nelle 35 gare giocate nell’anno da Freshman e 17.45 punti, 7 assist e 3 rimbalzi da Sophomore). Alla prima uscita in NCAA ha realizzato 28 punti, 9 assist e 5 rimbalzi, frantumando il record di punti realizzato da una matricola alla prima gara con Syracuse che apparteneva a Carmelo Anthony (27).
Già ai tempi in cui frequentava la Niagara Falls High School, però, Flynn aveva fatto parlare di sé, aveva vinto, infatti, il prestigioso premio New York Mr. Baskeball nel 2007 e sempre nello stesso anno aveva partecipato alle gare evento Nike Hoop Summit e McDonalds All-American (insieme all’attuale compagno all’Upea Austin Freeman) che includevano i più talentuosi giovani americani. Chiamato al primo giro del Draft NBA nel 2009 dai Minnesota Timberwolves alla scelta numero 6, l’impatto con il migliore campionato di basket al mondo è stata incredibilmente positivo. Da rookie, infatti, gioca 81 partite con una media di 29 minuti a gara, viaggiando a 13.51 punti, 4.4 assist ad allacciata di scarpa e viene inserito di diritto nell’All-Rookie Second Team.
Nel secondo anno in NBA coi T-Wolves è limitato dall’intervento chirurgico all’anca cui si è sottoposto in estate, ma realizza 5.26 e 4 assist in 18 minuti di utilizzo medio. Chiude la stagione 2011/12, passata tra i Rockets e i Blazers, con 5 punti, 3 assist in 14 minuti di media a gara.
Nel 2012/13 firma per i Melbourne Tigers tornando alle medie che gli spettano: 17.4, 6 assist e 4 rimbalzi, viene così selezionato per All Star Game e inserito nel secondo miglior quintetto della NBL Australiana per il 2013.
Nella stagione passata, dopo aver giocato la NBA Summer League a Las Vegas con i Clippers, accetta l’offerta della ricca società cinese dei Sichuan Blue Whales, che ha recentemente acquistato ad esempio Panda Friend (al secolo Ron Artest poi Metta World Peace) direttamente dalla NBA. In Cina però non scende mai in campo, preferendo fermarsi e prendersi cura del suo corpo per poter così tornare al 100% nella stagione attuale. Con la canotta a stelle e strisce della sua nazionale ha vinto anche la medaglia d’argento ai mondiali U19 in Serbia del 2007.