La concessione quarantennale del gruppo Caronte&Tourist sulla Rada San Francesco potrebbe essere messa a rischio da una “condotta non conforme alle leggi del mare” da parte dei Franza. Non si tratta di teorie “fluttuanti” ma di una specifica normativa del Codice della Navigazione, in relazione al divieto dei tir con massa over 7,5 tonnellate di attraccare o imbarcarsi dal centro città. A sentenziarlo potrebbe essere l’art.47 che recita all’incirca: “Qualora l’armatore violi i vincoli imposti dalla concessione o attui un mutamento dello scopo della concessione, la pena stabilita è la decadenza della stessa concessione”.
Certo, prima che un sistema di trasporto così radicato e monopolizzato sul territorio venga stravolto, si dovrebbe verificare la gravità delle condizioni per la revoca dell’utilizzo della Rada. A sollevare la questione ieri tra le mura della Capitaneria di Porto in un incontro informale con il Comandante Antonino Samiani, sono stati il sindaco Renato Accorinti e il Comandante della Polizia municipale Calogero Ferlisi ovvero le massime autorità adibite al controllo della nuova ordinanza della Capitaneria, scattata lunedì 25, dopo l’inaugurazione del molo a Tremestieri.
“Nessuno intende fare la guerra a nessuno – dichiara Ferlisi a Messinaora.it -. Ma abbiamo riscontrato che la società Caronte non ha interdetto il traghettamento ai mezzi pesanti, così come disposto dalla concessione, anzi prosegue l’attività senza curarsi della fine di ‘quelle cause di forza maggiore’ che permettevano l’eccezione. In pratica, la concessione consente di trasportare autoarticolati e autotreni solo come eccezione cioè per la mancanza di alternative quali l’apertura del porto di Tremestieri. Venuta meno la causa di forza maggiore, la Compagnia avrebbe dovuto diffondere agli utenti la notizia del divieto di imbarco e sbarco alla Rada San Francesco. Oltre ad essere flessibili con i camionisti che lamentano la carenza di segnaletica in entrambe le sponde dello Stretto, abbiamo appurato con loro che i vertici di Caronte non hanno comunicato alcun divieto né tantomeno alcun avvertimento di sanzione per chi non raggiunge direttamente Tremestieri”.
“Io e il Sindaco abbiamo ricordato al Comandante Samiani – prosegue Ferlisi – che le cause di forza maggiore sono terminate e che l’assegnazione di quella fascia costiera, adesso più che mai, riguarda esclusivamente mezzi leggeri e autoveicoli. Non possiamo fare finta di niente per il bene della città e per rispettare comunque le leggi. Abbiamo voluto interpellare l’ente che si occupa della sicurezza della navigazione ma sappiamo che chi deve intervenire è sempre l’Autorità Portuale. Ci aspettiamo un cambiamento nell’atteggiamento dei Franza che possono usufruire del Porto della riviera sud, ormai capace di coprire il 100% del traffico marittimo”.
“L’eventuale revoca di una concessione – sottolinea Samiani – deve passare da una diffida dell’utilizzo di quel tratto di porto e poi dalla contestazione della stessa da parte del concessionario. Certamente, se il Sindaco e il Comandante dei Vigili urbani facessero arrivare la voce di una possibile violazione all’Authority si dovrebbe procedere all’esame di questa. Questo da un punto di vista squisitamente formale ma la faccenda non si potrebbe liquidare così superficialmente, senza risvolti nel contesto socio-economico. Se si dovesse parlare di due/tre camion che hanno violato le disposizioni, si potrebbe giungere ad un accordo pacifico”. (@MARCELLA RUGGERI)