“Le posizioni contrarie alla creazione di un’Autorità portuale dello Stretto non si possono considerare altro che la cassa di risonanza di posizioni chiaramente allineate a quelle dell’armatore privato, i cui interessi, evidentemente, non si sposano con l’idea di un’Authority che metta insieme la sponda calabra e sicula dello Stretto”. Ne è fermamente convinto Rosario D’Anna, presidente dell’associazione di impegno civile Indietrononsitorna, intervenendo sul dibattito sorto ieri in Consiglio comunale attorno all’odierno incontro romano tra Renato Accorinti e Mattero Renzi.
“Come ignorare – si chiede D’Anna – il grande consenso espresso dal mondo scientifico che in questi mesi ha avuto modo di lavorare su dati concreti, numeri che confermano il beneficio che la città potrebbe ottenere da questa unione?”.
Il presidente di Indietrononsitorna trova “ancor più sconcertante, in merito al piano di riequilibrio, gli atteggiamenti di coloro che affermano di considerare fuori luogo la richiesta, che il primo cittadino presenterà al premier Renzi, di posticipare ulteriormente, al 30 settembre, il termine di approvazione dello strumento finanziario da parte del civico consesso. Tale ipotesi, infatti, se accordata, di certo non danneggerebbe l’aula, ma al contrario potrebbe costituire per gli stessi consiglieri poi chiamati al voto, un’ulteriore garanzia: il tempo eventualmente concesso in aggiunta, infatti, consentirebbe una più attenta analisi del Piano agli stessi Revisori dei conti che, di conseguenza, fornirebbe maggiori elementi di giudizio in fase di dibattito ai rappresentanti consiliari”.
“Tutto ciò – conclude D’Anna – purtroppo, continua a fare ben comprendere come nel cuore istituzionale del palazzo continuino a voler prendere piede forze aprioristicamente restie al cambiamento, che però, duole dirlo, non hanno per nulla interesse alle sorti di Messina”.