AUTORITA’ PORTUALE, PICCIOLO PUNTA SU GIOIA TAURO E VIA DON BLASCO: “REGIONE DECISIVA”

“La ritrovata unità d’intenti tra soggetti fino a qualche mese fa impegnati a curare il proprio particolare interesse politico apre, davvero, nuovi scenari per l’area integrata dello Stretto”. A parlare è Beppe Picciolo, presidente del Patto dei democratici per le riforme, il quale plaude “al determinante passo avanti fatto registrare nelle ultime ore sull’Authority portuale di Gioia Tauro e dello Stretto, definito con grande efficacia” dal professore Michele Limosani “un sistema innovativo di governance per la mobilità delle merci e delle persone”.

Messina, secondo il deputato regionale messinese ha la possibilità di ritrovare una centralità in questo “sistema a tre punte (containers, logistica e passeggeri-croceristi)” sfuggendo “all’abbraccio mortale derivante da un eventuale accorpamento dell’autorità portuale con Catania e Gela, così come si sarebbe verosimilmente verificato (e programmato)”.

Picciolo e Greco
Picciolo e Greco

“In questo clima di speranza per il futuro del nostro territorio – prosegue Picciolo, capogruppo dei Drs all’Ars – invitiamo la Regione Siciliana, nella persona dell’assessore messinese Giusi Furnari, a farsi promotore nel dare una spinta decisiva per la bonifica e gli investimenti nella zona falcata e della via Don Blasco, attivando ed indirizzando compiutamente la spesa dei fondi comunitari del Por 2014-2020 verso questa porzione preziosa di territorio particolarmente degradato ma di enorme potenzialità. Sappiamo, peraltro, che queste tematiche sono già state affrontate la scorsa settimana in Calabria e nei tavoli tecnici cittadini dall’assessore Furnari nel corso di un incontro tenuto con taluni degli autorevoli rappresentati istituzionali che, poi, appena 48 ore fa, hanno portato la buona novella della chance offerta alla Città dello Stretto per ritrovare se stessa, regina e non più comprimaria in una prospettiva europea e speriamo non più vincolata e mortificata dalle solite logiche di invidie paesane, tipiche alle nostre latitudini”.

Picciolo, insieme all’altro deputato messinese dei Drs, Marcello Greco, chiederà a Furnari di “chiamare a raccolta tutti i soggetti interessati a rilanciare la nuova Messina, partendo dallo staff tecnico della sua Sovrintendenza e dai vertici dell’Authority”: “Alla rappresentante della Giunta del presidente Crocetta chiederemo di verificare se anche sul versante del nuovo waterfront cittadino, da rifondare, sia possibile trovare un’intesa in grado di agganciare il treno dell’Europa e riuscire così, con misure eccezionali ma di immediata disponibilità economica, a risvegliare un territorio addormentatosi per la negligenza di scelte politiche ed urbanistiche che affondano nel passato ma, purtroppo, reiterate anche nell’ultimo decennio”.

Lo scopo, in altre parole, è di “riuscire a trasformare il programmato scippo di competenze portuali in una grande assist per il rilancio del area dello stretto. E che la Regione e il Governo si sporchino le mani per Messina. Ci pare proprio il minimo questa volta”.

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