Ordigni bellici nelle acque dello Stretto, al largo di Torre Faro. La segnalazione, sia telefonica che per e-mail, è giunta oggi alla Capitaneria di porto di Messina. Le bombe, il cui numero non è ancora determinato, pare si trovino in due punti ben precisi. Il primo a circa 60 metri dalla costa, ad appena 3 metri e mezzo di profondità (latitudine 38°16.191’N, longitudine 015°39.154’E). Il secondo a 10 metri dalla riva, addirittura a un metro e mezzo di profondità (latitudine 38°16.219’N, longitudine 015°39.205’E).
La Capitaneria ha adesso avviato ulteriori accertamenti in vista della bonifica dello specchio d’acqua che, fino al termine delle operazioni, è da ritenersi “pericoloso per la pubblica incolumità”. Al momento, in ogni caso, la natura bellica degli ordigni è solo presunta.
Vietati in un raggio di 200 metri la balneazione, la navigazione, la sosta dei natanti, la pesca e ogni attività subacquea e di diportistica in genere. Consigliata la massima prudenza a natanti e persone che transitano nei pressi dell’area interdetta.