Un bambino di tre anni ha rischiato di annegare in piscina. A salvarlo, l’intervento della Guardia costiera di Messina. I fatti risalgono al pomeriggio di domenica 17 agosto (l’altro ieri), ma sono stati resi noti solo oggi.
Quattro uomini dell’equipaggio del pattugliatore Peluso Cp 905 della Guardia costiera di Messina, impiegato in attività di ricerca e soccorso in mare nello Stretto di Sicilia e temporaneamente ormeggiato da alcuni giorni a Porto Empedocle, hanno prestato soccorso ad un bambino in difficoltà per un principio di annegamento.
I militari si trovavano a bordo di un auto di servizio, messa a disposizione dalla Capitaneria di porto, quando – lungo la strada tra Porto Empedocle e Villaseta – una coppia di coniugi, in evidente stato di shock, ha richiesto disperatamente aiuto. Il loro figlio, di circa tre anni, era in stato di incoscienza tra le braccia della madre, a causa di un principio di annegamento avvenuto poco prima in una piscina privata. Il personale della Guardia costiera non ha esitato a far salire la coppia ed il bambino sul mezzo di servizio per dirigersi immediatamente a tutta velocità presso il pronto soccorso, tenendo sotto controllo le condizioni del piccolo e rassicurando costantemente i genitori in ansia per la salute del bambino.
Giunti all’ospedale civile di Agrigento il personale sanitario ha prestato immediata assistenza al bambino che, dopo essere stato stabilizzato, si trova ora sotto osservazione ma fuori pericolo.