Prosegue lo stato d’agitazione dei dipendenti del Cas che da ieri mattina hanno incrociato le braccia per la quarta volta in appena un mese. Lo sciopero, indetto dalla Cub Trasporti con l’adesione di Sla – Cisal e Ugl Trasporti, durerà fino a domani (19 agosto) con il 98% dei lavoratori impegnati a manifestare il loro dissenso sull’attuale gestione del Consorzio Autostrade Siciliane e sulla mancata attuazione del contratto di lavoro nazionale Autostrade e Trafori. Questa mattina, i dipendenti hanno svolto un sit-in davanti ai locali di contrada Scoppo.
“Non chiediamo l’adozione di alcun contratto – spiega Graziella Franchina della Sla-Cisal – piuttosto il mantenimento di quello esistente da quarant’anni così come accade con altre concessionarie che hanno la stessa natura giuridica del Cas. Quello nazionale è l’unico contratto di lavoro applicabile alla categoria, così come lo stesso governatore della Regione, Rosario Crocetta, ha imposto con un’ordinanza per i lavoratori dell’Esa. Quanto sostenuto dal presidente del Cas, Rosario Faraci, non corrisponde al vero.
Con il sit-in permanente davanti alla sede di contrada Scoppo, i dipendenti autostradali sottolineano inoltre le numerose problematiche che devono quotidianamente affrontare sul posto di lavoro. “I lavoratori sono molto amareggiati – precisa il responsabile Cub-Trasporti, Filippo Sutera – ogni giorno prestano servizio in ambienti poco salubri, ricevendo le critiche e gli insulti di tanti automobilisti sempre più inferociti. Le nostre autostrade versano in condizioni precarie. Chi percorre i trecento chilometri delle tratte gestite dal Cas deve fare i conti con il malfunzionamento delle colonnine per richiedere soccorso e con l’inadeguatezza di guardrail e barriere. Il Cas ha l’obbligo di investire parte dei fondi derivanti dal pagamento dei pedaggi per garantire la sicurezza, questo non avviene. E’ evidente come questa struttura sia gestita in modo non professionale”.
Vi è poi una mancanza di dialogo che sicuramente non facilita la risoluzione dei numerosi problemi. “Faraci preferisce scegliere le controparti con cui dialogare – continua Sutera – isolando i sindacati delegati dai lavoratori. Chiediamo il ripristino delle relazioni industriali fin qui ignorate, qualora ciò non avvenisse siamo disposti a proseguire nello sciopero. Vanno inoltre ripristinate le minime condizioni di sicurezza, allo stato attuale le autostrade siciliane sono un vero e proprio pericolo pubblico”.
I lavoratori inoltre chiedono il pagamento degli arretrati non ancora corrisposti dal Consorzio fin dal 2009. Stamane una delegazione dei dipendenti Cas si è recata direttamente dal prefetto di Messina, Stefano Trotta. (@AndreaCastorina)