Una discarica a cielo aperto nel rione Ferrovieri, a Messina, a causa della rimozione del cassonetto dei rifiuti della zona, in prossimità del deposito degli autobus dell’Atm. Una situazione che pare si stia protraendo da oltre un mese e che, alla luce della spropositata quantità di immondizia abbandonata accanto ai mezzi di trasporto pubblico carichi di benzina, potrebbe degenerare, come riportano il consigliere comunale del Pd, Benedetto Vaccarino, e il consigliere del terzo Quartiere sempre in quota Pd, Mario Barresi, in una nota rivolta al sindaco, Renato Accorinti, all’assessore all’Ambiente, Daniele Ialacqua, ai vertici di MessinAmbiente e Atm, alla Prefettura, alla Protezione civile e al Consiglio della terza Circoscrizione.
Barresi e Vaccarino ricordano che “lo scorso 17 giugno i cittadini del rione hanno presentato una richiesta, alle autorità in indirizzo, con la quale si chiedeva lo spostamento dei cassonetti dei rifiuti differenziati, da via Vittorio Veneto (strada marginale) a via Rovigo (strada baricentrica del rione Ferrovieri), in quanto quest’ultima ubicazione sarebbe, ai fini della raccolta differenziata, certamente migliore per soddisfare le esigenze di un maggior numero di residenti nel rione”.
Alcuni mesi addietro, inoltre, “il cassonetto della indifferenziata, posto in prossimità del deposito Atm, è stato dato alle fiamme. Fortunatamente, grazie all’intervento immediato dei vigili del fuoco, non vi sono stati danni a persone e cose. L’incendio che si è sviluppato poteva coinvolgere gli autobus dell’Atm, presenti sul piazzale sovrastante l’ubicazione del cassonetto e, in tal caso, avrebbe determinato un grave pericolo per gli abitanti dei fabbricati di via Vittorio Veneto”.
“Da circa un mese – proseguono i consiglieri del Partito democratico – il cassonetto dell’indifferenziata è stato, incomprensibilmente, rimosso e non più riposto, creando una discarica a cielo aperto, proprio a ridosso del piazzale Atm, dove sono presenti bus pieni di benzina”. Il pericolo è stato sottolineato da “diverse segnalazioni, telefoniche, a mezzo posta elettronica, alla sede del deposito di MessinAmbiente”.
Barresi e Vaccarino, pertanto, chiedono “con estrema urgenza, prima che si verifichi qualche disgrazia, la rimozione della grande quantità di rifiuti, accumulati in più di trenta giorni dalla mancanza incomprensibile del cassonetto”. Chiedono, ancora, “per le rispettive competenze, lo spostamento dei vari cassonetti, ubicati in via Vittorio Veneto vicini al muro Atm (in quanto appunto molto pericolosi in caso di incendio)”, dicendosi “disponibili a concordare con i tecnici e a dare il loro contributo per l’individuazione di una postazione ottimale per i cassonetti”.