MR KALON DELLO STRETTO: UNA PRIMA EDIZIONE CHE ROMPE IL GHIACCHIO

Una serata speciale in riva allo Stretto. Complice la “superluna”, è stata baciata dal successo questa prima edizione di Mr Kalon che ha coinvolto le comunità lgbti di Messina e Reggio, senza dimenticare la vicina Catania da cui giunge l’ideatore dell’evento, Riccardo Di Salvo, presidente dell’associazione culturale che prende il nome dal termine greco che indica un concetto di bellezza “in se”.

Il primo plauso va ai sette candidati alla fascia di Mr Kalon, che con ironia hanno aderito a questa prima edizione, mettendosi in gioco con lo spirito di chi non vuole rinunciare al diritto di vivere serenamente la propria identità sessuale, con allegria e amor proprio. Sette partecipanti, quasi tutti ventenni, poco avvezzi alla “passerella”, ma che hanno saputo mostrare ai presenti la loro personalità, nel solco del concetto espresso  da Nicola La Triglia che sulla bellezza come autenticità della persona ha motivato la sua partecipazione a Mr Gay World e che ieri era in giuria, con  Gianpiero Cicciò (regista), Gisella Cicciò (giornalista), Claudio Marchese (scrittore), Salvatore Neri (designer images), Simona Di Pasquale (collaboratrice Arcigay Messina, coreografa di moda), Palmira Mancuso (giornalista, direttore di Messinaora.it), Ciccio Timbro (operatore culturale).

La serata è trascorsa velocemente grazie anche all’ottima animazione dei ragazzi dell’ODM, (Ogni Maledetta Domenica), che negli ultimi due anni hanno saputo creare anche a Messina dei momenti di assoluto divertimento e di integrazione, creando attraverso la musica e le serate mondane, l’ideale spazio per la conoscenza senza ghettizzazioni di genere.

Una spensieratezza tipicamente estiva, ma senza mettere da parte alcuni temi cari al quotidiano impegno politico di Arcigay, sul fronte dell’informazione e del contrasto all’omofobia.

E come sempre l’ultima parola a Rosario Duca, il Presidente di Makwan Arcigay Messina che in questi ultimi anni è riuscito a creare rete tra vari “pezzi” della società messinese, che, ciascuno secondo il proprio ruolo, hanno contribuito a rendere la nostra  una città meno omofoba. Un cambio di rotta che richiede tempo, ma i segnali di emancipazione sono inequivocabili: ieri sera erano moltissimi i ventenni accompagnati da quella leggerezza che  fino qualche generazione fa, i giovani omosessuali messinesi, non avrebbero potuto immaginare.

(@Pal.Ma.)

 

Partecipa alla discussione. Commenta l'articolo su Messinaora.it