Si chiamano CanNibali gli sfrenati tifosi di Vincenzo Nibali di Lamporecchio frazione di Mastromarco (Pistoia) la cittadina dove dall’età di 16 anni Vincenzo è cresciuto come ciclista dopo aver lasciato la sua Messina. E i CanNibali hanno tributato ieri sera al messinese gli onori meritati per l’impresa nel Tour de France e per quanto fatto in tutti gli anni precedenti come figlio adottivo di questa porzione di terra toscana.
Non potevano mancare i suoi amici del Fan Club di Messina con il fedelissimo Miky Bonasera in testa e tutta la famiglia del Campione dello Stretto. Tutta Mastromarco rigorosamente addobbata con il giallo come unico colore. Striscioni lungo le strade di tutto il paese, palloncini gialli in abbondanza e tutti attorno a Nibali per la grande festa annunciata, tutti per strada, con Vincenzo che si è concesso con la disponibilità e l’affetto di un figlio di quella terra.
Il Campione siciliano su una bicicletta personalizzata ha percorso il tratto Mastromarco – Lamporecchio accompagnato da un centinaio di ciclisti improvvisati per concludere, poi, la serata con una cena all’aperto per 800 persone.
E’ stata anche l’occasione per parlare con i suoi compaesani di presente e di futuro.
“Il Tour è stato il coronamento di tanto lavoro e sacrifici cominciati molti anni fa- ha detto lo Squalo- ma è anche il punto di partenza verso nuovi traguardi. Il primo obiettivo – continua Vincenzo- sarà un Mondiale da disputare con le migliori intenzioni”.
La conferma dei progetti Mondiali arriva anche dal CT della Nazionale Davide Cassani, presente a Mastromarco. “Stiamo discutendo sulle strategie da adottare con Vincenzo per puntare a vincere anche il Mondiale”,dice il CT. “Prima della corsa iridata – ribatte Vincenzo Nibali – sarò impegnato nella coppa Agostoni, tre Valli Varesine e Bernocchi e vedremo come rispondono le gambe. Per il 2015 infine, l’idea di disputare il Giro e il Tour mi stuzzica, ci penserò insieme a Martinelli e all’Astana. La testa poi torna al Tour”.
“Ci sono tanti aneddoti da raccontare –dice Vincenzo- e quello del n. 17 della nostra ammiraglia prima del pavè aveva creato in Martinelli e nella squadra intera una sorta di sfiducia. Ma come capita spesso con questo numero -continua Nibali- i fatti ci hanno favorito. Sulla squadra si è detto a volte di qualche incomprensione ma è proprio tutto falso. Mai un problema fra di noi. Qualche momento di amarezza , ma solo attimi, per le solite voci sui ritiri di Froome e Contador, ma Froome in quei giorni si è sdraiato tre volte in due giorni e questo qualcosa vorrà dire. Il ciclismo non è solo potenza e velocita’… Alberto è stato sfortunato ed anche in questo caso non è la prima volta nelle grandi corse che accadono fatti di questo genere. Ci sarà modo per le rivincite, in ogni caso”.
Intanto la festa è continuata fino a notte inoltrata. Ora Vincenzo trascorrerà qualche giorno a Fiuggi, città della moglie e presto sarà a Messina, nella sua terra per l’abbraccio della città che gli ha dato i natali. (@Ciccio Manzo)
Su IL TIRRENO il video della festa