Ha suscitato malumore fra gli studenti una decisione presa ieri dal Senato Accademico dell’Ateneo peloritano. Parliamo delle novità relative alla sessione di laurea di marzo (sessione di recupero di quella autunnale dell’anno accademico precedente). Infatti, gli studenti che intendono laurearsi in quella sessione, dovranno sostenere tutti gli esami di profitto entro il 31 dicembre. I Dipartimenti dovranno prevedere un’apposita sessione d’esami straordinaria. “Viene così sanata – comunica l’Università – una problematica che causava all’Ateneo la perdita di risorse finanziarie, poiché il Ministero nei calcoli inerenti l’attribuzione del FFO, non conteggia i crediti acquisiti a gennaio e febbraio da quegli studenti che conseguono poi il titolo di laurea a marzo”. Fino ad oggi, chi si laureava a marzo, aveva la possibilità di sostenere esami di profitto entro i 15 giorni antecedenti la data della laurea. Inoltre, come accadeva già precedentemente, coloro i quali conseguiranno la laurea triennale nella sessione di marzo potranno iscriversi, entro e non oltre il mese di aprile, ai Corsi di Laurea magistrale senza bisogno di autorizzazione.
Subito dopo l’approvazione di questa delibera, votata da 4 senatori su 5, l’Associazione studentesca Atreju ha espresso il proprio disappunto, con un comunicato: “Comunichiamo la nostra indignazione. I senatori che dovrebbero rappresentare la totalità degli studenti universitari e farne gli interessi. Riteniamo ingiusto ed immotivato un tale gesto che servirà solo a rimpinguare le casse universitarie e provocherà un grande aumento degli studenti fuori corso”.
L’ass. Atreju si augura una revoca o modifica della delibera in tempi celeri, “certi del criterio di buona amministrazione che la nuova squadra di governo universitaria intende perseguire per andare a favore e non contro i suoi studenti”.
Inoltre Atreju, tramite il comunicato, propone una iniziativa contro questa delibera aperta alle adesioni delle altre associazioni universitarie. Già sul web, nelle ultime ore, alcuni studenti hanno definito “assurdo” questo provvedimento. Si attendono, nelle prossime ore, le reazioni di altre associazioni studentesche.
Intanto arriva la reazione di Domenico Perri, Senatore Accademico che ieri ha votato contro questa decisione: “Nella seduta odierna del Senato accademico mi sono fermamente opposto ad un provvedimento che, di fatto, svuota di senso le iscrizioni con riserva. Si è infatti deliberato di fissare entro dicembre l’ultima data di appello utile per chi conta di laurearsi a marzo. Se non si è sostenuto l’ultimo esame entro tale termine si dovranno pagare le tasse. Più volte negli anni scorsi mi sono opposto con successo a questo tentativo basato sulla motivazione che “il ministero non riesce a registrare gli esami”, cosa che poi avveniva regolarmente. Io e la mia associazione abbiamo sempre considerato questo provvedimento un modo celato per “fare cassa”. Oggi, con mia grande sorpresa e disappunto, sono stato l’unico a votare contro questo provvedimento, che è passato e che farà aumentare il numero dei fuori corso, determinando ulteriori penalizzazioni economiche per il nostro Ateneo. Assieme alla mia associazione (Università Eclettica, ndr) intendo rivolgermi al consiglio degli studenti e chiederò formalmente che su tale punto ci sia una nuova discussione che porti al ritiro del provvedimento. Dopo aver aumentato significativamente le tasse adesso si cerca di ampliare il “bacino di raccolta”. Tutto ciò è semplicemente inaccettabile”.
Passando alle altre novità emerse dal Senato Accademico, come avevamo annunciato qualche giorno fa, l’Ateneo ufficializza la possibilità di iscriversi e immatricolarsi senza aggravio di mora fino al prossimo 1 dicembre (dal 2 al 31 dicembre, invece, sarà necessario il pagamento di una tassa di 28 euro). Non ci sarà più, quindi, la necessità di proroghe e, soprattutto, gli studenti avranno la possibilità di completare la procedura con maggiore tranquillità.
Novità anche nel regolamento degli incarichi d’insegnamento: verrà innanzitutto istituita l’Anagrafe della didattica, con l’obiettivo di ottimizzare le risorse destinate all’offerta formativa, attraverso la piena trasparenza nell’attribuzione dei carichi didattici. Questo provvedimento è un ulteriore tassello della complessiva riforma e messa a sistema dell’offerta didattica di Ateneo, ispirata a criteri di uniforme distribuzione dei carichi, piena utilizzazione delle risorse e continuità della didattica.
Cambia, quindi, il sistema di attribuzione degli incarichi di insegnamento. I Dipartimenti, una volta attribuiti i carichi didattici a docenti e ricercatori rispettando la corrispondenza tra settori scientifico disciplinari, dovranno pubblicizzare in un apposito albo gli insegnamenti rimasti scoperti. In tal modo, chi non riuscirà a completare nel proprio Dipartimento le ore di docenza previste dalla legge, lo farà in un altro Dipartimento. Solo successivamente, la materia potrà essere assegnata ad un docente o ricercatore per affinità del settore scientifico disciplinare.
Infine, il Consiglio d’Amministrazione ha approvato tre progetti nell’ambito del Programma Operativo Interregionale Energie Rinnovabili e Risparmio Energetico (fondi FESR 2007-2013), già dichiarati finanziabili dal Ministero per circa 6 milioni di euro. Il primo prevede la realizzazione di una cittadella fotovoltaica da realizzare presso il Polo dell’Annunziata. Altri due riguardano, invece, l’installazione di luci a led presso lo stesso Polo dell’Annunziata e quello di contrada Papardo. @SimoneIntelisano