La seconda invasatura del Porto di Tremestieri è nata … o quasi. Per dare alla luce questa utilissima creatura che è in grembo dell’Autorità Portuale, ormai fuori tempo massimo, “San Luca Primo” sta lavorando duramente con ritmi incessanti per eliminare la sabbia dai fondali ma permetterà di inaugurare l’attracco soltanto il prossimo lunedì 11 agosto. Le due invasature saranno fruibili a pieno regime durante le ore diurne ma c’è una curiosità. La draga, approdata nella riviera sud da Piombino, non potrà abbandonare il campo per altri 15 giorni circa, a partire da lunedì. In pratica, dovrà “riposarsi” in uno dei due scivoli nella fascia oraria tra le 20:30 e le 7 per poter completare gli interventi nella testata e all’esterno del porto.
La notizia è ufficiale da questo pomeriggio, a conclusione del vertice in cui il comandante della Capitaneria di Porto, Antonino Samiani ha chiamato all’appello i Sindaci di Messina e Villa San Giovanni, Renato Accorinti e Rocco La Valle, l’assessore alle Politiche del mare, Filippo Cucinotta, l’Autorità Portuale con il presidente Antonino De Simone, le Compagnie di navigazione: per Caronte&Tourist Vincenzo Franza, Calogero Famiani e Matacena, per Bluferries l’amministratore delegato Giuseppe Sciumè, per Meridiano Lines Filippo Arecchi; poi, due ufficiali della Capitaneria di Reggio Calabria e un rappresentante di quella di Villa San Giovanni. Anzi, domenica a mezzanotte, il nuovo molo sarà aperto per consentire alla società Meridiano di ormeggiare con la doppia invasatura.
“Abbiamo la ragionevole certezza – confessa Samiani – che, lunedì mattina presto, il Porto possa essere funzionale il suo traghetto notturno. A muovere questa osservazione sul possibile utilizzo di domenica sera è stato appunto l’armatore Arecchi. Domani mattina, l’impresa che sta effettuando le operazioni di dragaggio porterà gli ultimi rilievi dei fondali e noi potremo emettere domani stesso l’ordinanza della riattivazione del porto che entrerà in vigore lunedì allo scoccare della mezzanotte. San Luca Primo sta terminando i lavori all’interno dell’area marittima scavando i suoi 4mila metri cubi al giorno. L’analisi complessiva è molto buona”.
Abbiamo chiesto oggi una valutazione al vicesindaco Guido Signorino sull’andamento di questi lavori e sui risvolti.
“Il nodo cruciale era la fase di dragaggio – dice la spalla di Accorinti – ma si dovrà pensare anche a mantenere sempre pulito il bacino d’ingresso delle navi. Il Porto di Tremestieri è una grande risorsa che tutte le gestioni avrebbero dovuto perseguire. Se l’imbarcazione che sta eseguendo gli scavi necessita di una decina di giorni (o se anche fossero un po’ di più) per ricoverarsi nell’invasatura, dopo tanto lavoro quotidiano, dobbiamo ricordarci che abbiamo fatto molti sacrifici per arrivare a questo risultato e non dobbiamo perderci sul più bello”.
Tutta l’Amministrazione è fiduciosa sugli aspetti organizzativi di questa apertura. Del resto, da questa nuova possibilità di traghettamento dipendono le sorti della viabilità, dell’economia e della salute di un’intera città.
Se oggi le potenze dello Stretto di Messina si sono sedute di nuovo attorno a un tavolo tecnico, è stato per dare una continuità realistica alle promesse fatte alla città. Trasferire tutto il traffico pesante a Tremestieri entro il 7 agosto cioè oggi era comunque un’utopia. Se si tratta di aspettare ancora qualche giorno per i cosiddetti ritocchi, la popolazione pazienterà ancora un po’. Ma riscontrare che le scadenze non vengono mai rispettate lascia sicuramente l’amaro in bocca.
(@MARCELLA RUGGERI)