PANAREA: RIAPRE L’ANTIQUARIUM GRAZIE AL CONTRIBUTO DI CONFINDUSTRIA MESSINA

Puntare sul turismo archeologico a Panarea: questo l’obiettivo con cui si è lavorato per rendere possibile la riapertura dell’Antiquarium di Panarea, grazie alla collaborazione da parte degli Albergatori dell’isola associati a Confindustria Messina.

La Delegazione Alberghi e Turismo Eolie di Confindustria Messina, e nello specifico gli Albergatori associati di Panarea, considerando il patrimonio storico-archeologico dell’Arcipelago Eoliano un elemento essenziale dell’attrattività del territorio e, quindi, veicolo per lo sviluppo economico e la valorizzazione dell’offerta turistica locale, di concerto con il Direttore del Museo Archeologico Eoliano, la Dott.ssa Maria Amalia Mastelloni, ha supportato la riapertura dell’Antiquarium di Panarea, provvedendo al riordino delle sale e impegnandosi a sostenerne la manutenzione e la custodia.

“Siamo fermamente convinti che la valorizzazione delle risorse storico-culturali rappresenti un volano positivo per l’economica del territorio”  – ha dichiarato Eduardo Omero, Presidente della Delegazione Eolie di Confindustria, impegnato in prima persona nell’operazione.

“Agli Albergatori associati va tutto il nostro apprezzamento – ha affermato il Presidente Schipani, in occasione della riapertura avvenuta lo scorso fine settimana –  La riapertura dell’Antiquarium – ha aggiunto Schipani – mette in luce le importanti opportunità di collaborazione che possono derivare dalle sinergie pubblico-privato”.

L’iniziativa risponde all’ambizione di diversificare l’offerta turistica, esigenza sempre più sentita dagli operatori dell’arcipelago eoliano, che può competere non solo per le bellezze naturali e paesaggistiche ma anche per il suo enorme patrimonio storico-archeologico.  A tal proposito, la Delegazione Eolie, guidata dall’avv. Eduardo Omero, si sta attivando, di concerto con le amministrazioni competenti, per la definizione di un itinerario archeologico sull’isola di Panarea, che includa l’Antiquarium, il Villaggio preistorico Milazzese e la Villa Romana a Basiluzzo, rendendo a propria spese di nuovo fruibile il sentiero che porta al sito, ad oggi inaccessibile.

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