La fine dell’isola pedonale a Messina, sancita dalla votazione bipartisan di ieri in Consiglio comunale, segna “un’ulteriore frattura all’interno del Pd” locale, “che avrà certamente serie ripercussioni nel dibattito futuro”. Lo afferma senza mezzi termini Alessandro Russo, leader dell’area Renzi del Partito democratico peloritano e dell’associazione Big Bang.
“L’approvazione della delibera consiliare di oggi pomeriggio (ieri, ndr) , relativa alla modifica del Put, rappresenta un pessimo segnale di arresto per il percorso teso alla generale vivibilità della città di Messina, poiché, di fatto, riduce l’area pedonale Cairoli alla sola piazza omonima, lasciandone in piedi un misero lembo, dimostrando la pavidità politica dei proponenti, dai quali ci si sarebbe attesi maggiore coraggio, magari ipotizzando la eliminazione tout court dell’area pedonale, piuttosto che lasciare in piedi un simulacro di isola pedonale, mezza soluzione di poco pratica utilità, simbolo, ancora una volta, della volontà solo negativa e mai propositiva che questo Consiglio comunale da mesi ormai dimostra, salvo qualche rarissima e sparuta eccezione”.
Russo è principalmente critico nei confronti degli appartenenti del Pd, partito in cui egli stesso milita: “Nello specifico – afferma a nome dell’area di cui è riferimento – restiamo basiti dinanzi alla incredibile scelta del nostro partito, il Pd, che mentre ovunque in Italia è promotore di isole ed aree pedonalizzate, a Messina si mette a capo di una fronda trasversale, che vede paradossalmente uniti il Pd e Forza Italia e che è costruita sulla sola volontà di accontentare interessi di parte e, letteralmente, di bottega, a discapito del generale interesse della cittadinanza”.
In questo senso, Russo non esita a parlare di partito “‘pilotato’ da alcuni esponenti che preferiscono agire come masanielli improvvisati, capi popolo livorosi, piuttosto che da veri leader politici che perseguano le scelte politiche tradizionali del partito di cui dovrebbero fare parte”.
“Il Partito democratico del Consiglio comunale – prosegue – ha inseguito la sola volontà di ‘dire no’, senza proporre coraggiose alternative, salvo, appunto, questa modifica del Put (Piano urbano del traffico, ndr) assolutamente incredibile e fuori dal tempo”. Tutto ciò “piuttosto che interessarsi alle modifiche da apportare, alle nuove delimitazioni territoriali, allo studio dei flussi di traffico, alle soluzioni viabili più ottimali, come in un periodo di ‘sperimentazione’ ci si sarebbe aspettati”.
Russo annuncia, da parte dell’associazione Big Bang di Messina, una ferma opposizione “in ogni sede del nostro partito, quando e se mai si avranno sedi di discussione. E opereremo per costruire un vasto fronte per rendere la pedonalizzazione del centro della città, sulla base di proposte serie e concrete, che è un tema centrale delle politiche urbane del nostro partito, un cavallo di battaglia del Pd anche a Messina”.
“A tal proposito – conclude – ribadiamo come la decisione maggioritaria del gruppo consiliare del Pd, salvo qualche eccezione, derivi da una autonoma determinazione del gruppo e non rappresenta il partito nel suo intero. Perché una decisione così grave, così retrograda e così distante dal nostro sentire e dal nostro elettorato non è stata né dibattuta, né decisa, dagli organismi del nostro partito. Quando verranno costituiti, affronteremo questo ed altri temi per cambiare verso davvero. Perché le battaglie per una città migliore, per una vivibilità assicurata attraverso scelte di contemporaneità come pedonalizzazioni, verde pubblico e mobilità urbana pubblica devono essere battaglie e temi del Partito democratico”.