CADUTA RAMI E INCENDI, I QUARTIERI INVOCANO INTERVENTI DI SCERBATURA E POTATURA

La stagione estiva è entrata nel vivo e, con le elevate temperature, il rischio di incendi è elevatissimo. Per questo motivo il consigliere della VI circoscrizione, Mario Biancuzzo, in una nota, richiama l’attenzione del presidente della medesima circoscrizione, Orazio Laganà, affinché organizzi una riunione di prevenzione incendi e di interventi di scerbatura delle strade comunali.

Nonostante le continue sollecitazione da parte dei residenti e del consigliere, gli interventi di manutenzione ordinaria non vengono svolti e le segnalazioni vengono ignorate, mentre, occorrerebbe rimediare al degrado che fa da padrone su tutta la riviera nord. “Con la presente chiedo, alla Signoria Sua Ill.ma Orazio Laganà, di organizzare una riunione, da tenersi presso la sede circoscrizionale, alla presenza di tutte le istituzioni che possono essere interessate al problema, al fine di programmare un’attività di prevenzione incendi – ha detto il consigliere della VI circoscrizione. La conferenza di servizi è necessaria e urgente accertato che, spesso in estate, ettari di terreno vanno in fumo a causa di vasti incendi. Inoltre – ha concluso Biancuzzo – occorre invitare l’amministrazione comunale ad effettuare la scerbatura delle strade comunali per evitare che, in virtù degli incendi che si possono propagare dolosamente o accidentalmente, i mezzi in transito restino bloccati nelle fiamme senza via di scampo”.

Francesco Palano Quero
Francesco Palano Quero

La denuncia arriva anche dal consigliere della IV circoscrizione, Francesco Palano Quero, che da tempo segnala le diverse problematiche legate alla caduta di rami o di intere piante in aree spesso intensamente frequentate. Nonostante l’invio di un cronoprogramma di interventi di potatura da effettuare nel proprio territorio, al di fuori degli abbattimenti di alcune palme, non risultano essere stati effettuati altri interventi. Inoltre, il dissesto della sede stradale della circonvallazione a causa delle radici degli alberi continua a rappresentare un pericolo quotidiano per l’incolumità pubblica: “La questione della strada dissestata è già stata affrontata, con diverse sedute, dalla V Commissione consiliare (Ambiente, Cimiteri, Verde, Giardini, Acqua, Nuovi stili di vita, Benessere degli animali, Rifiuti, Arredo Urbano, Salute) e dalla VII Commissione consiliare (Lavori pubblici, Manutenzione ordinaria e straordinaria sugli immobili comunali adibiti a servizi, Rete viaria e sottoservizi, Risorse del mare, Protezione civile, Sicurezza sui luoghi di lavoro) – ha spiegato Quero – Entrambe le commissioni determinavano di chiedere al Consiglio comunale di Messina di redigere una delibera che possa dare immediata soluzione alla problematica esistente nell’interesse del bene collettivo”. “Pertanto – ha continuato il consigliere della IV circoscrizione – l’Amministrazione comunale si è avvalsa della collaborazione dell’esperto al verde pubblico, dott. Agronomo Alessandro Giaimi, che ha redatto una perizia di massima nella quale si suggerivano gli interventi da porre in essere”.

“Poichè non sembrano più rinviabili alcune operazioni atte alla messa in sicurezza delle alberature, già da questa primavera -ha detto Quero – il Dipartimento Servizi al Cittadino, ha affidato in appalto a un’impresa esterna i servizi riguardanti, oltre gli abbattimenti delle palme, anche le potature per la messa in sicurezza degli alberi, da completarsi entro un anno dalla stipula del contratto d’appalto”.

Nell’interrogazione rivolta all’assessore all’arredo urbano e verde pubblico, Daniele Ialacqua, al dirigente del dipartimento all’arredo urbano e verde pubblico, ing. Domenico Manna e al responsabile del servizio arch. Santino Denaro, il consigliere Francesco Palano Quero esige delle risposte tra le quali se non si ritiene necessario e urgente dotarsi di un rigoroso cronoprogramma, in modo da dare contezza ai Consigli Circoscrizionali di quanto avviene, giorno per giorno, all’interno del proprio territorio e avviarlo nell’immediato e se, stante che sono ormai trascorsi circa quattro mesi dalla stipula del contratto e non sono stati eseguiti che pochissimi interventi, si ritiene che la ditta riesca a ottemperare interamente al contratto entro l’anno previsto.

 

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