Guerra a colpi di carte all’interno del Cas. Da una parte, la Cub Trasporti, che ha indetto uno sciopero per il 23 (ieri) e il prossimo 30 luglio. Dall’altro, il presidente del Consorzio Autostrade Siciliane, Rosario Faraci, che, contestandone formalmente la legittimità, ne ha pregiudicato la riuscita. Quanto meno per l’astensione di ieri. E a nulla è valso un fax della Commissione di garanzia dell’attuazione della legge sullo sciopero nei servizi pubblici ufficiali, che dà ragione al sindacato.
Il 19 luglio, dopo la proclamazione dello sciopero, è Faraci a scrivere alla stessa Commissione, oltre che al prefetto di Messina, alla Procura della Repubblica, al presidente della Regione e all’assessore regionale alla Mobilità. Il presidente, sostenendo l’illegittimità dell’astensione, ritiene la Cub responsabile del “grave danno al Cas” che questa produrrebbe. È infatti sua opinione, corroborata dal Ccrl Sicilia applicato ai dipendenti del Consorzio, che possano esercitare il diritto di sciopero solo i sindacati titolari della contrattazione collettiva. Faraci cita pure alcune sentenze del Tribunale del lavoro di Messina e Termini Imerese e mette in mora la Cub.
Il 22 luglio, scrivendo alle stesse istituzioni di cui sopra, a eccezione della Procura e di Rosario Crocetta, aggiunge che “il Consorzio non provvederà ad affidare mansioni svolte dai lavoratori in sciopero ad altri dipendenti in violazione di legge o norme regolamentari rientrando l’attività nella programmazione ordinaria ed in misura corrispondente alle concrete esigenze produttive ed organizzative dell’azienda”.
Perentoria la risposta della commissione di garanzia, il 23 luglio alle 16,28, che dichiara di avere deliberato, il 21 luglio, di “raccomandare al Consorzio di garantire, durante le giornate di astensione degli esattori, la permanenza in servizio di un’adeguata soglia di personale addetto alla manutenzione degli impianti automatizzati di riscossione del pedaggio al fine di prevenire eventuali disagi e rischi per la sicurezza degli utenti in caso di avaria dei sistemi”.
Sotto il profilo della titolarità del diritto di sciopero, la Commissione afferma che “non è riservato esclusivamente ai firmatari del Ccnl applicabile nel settore”.
Purtroppo, la decisione, sebbene emessa il 21 luglio, è stata notificata alla Cub nel pomeriggio del 23, quando buona parte dell’azione di rivendicazione sindacale era stata compromessa. Adesso, non rimane che attendere cosa accadrà il 30 luglio.