Percorsi quasi due terzi del Tour de France è tempo di una prima analisi, cercando di capire quali sono gli scenari e le possibili trappole che attendono i corridori verso il traguardo degli Champs Elysees. Lo Squalo ha già azzannato la preda: dopo 13 tappe il ciclista messinese è il favorito numero uno per portare la maglia gialla a Parigi. Già sul traguardo di Sheffield, dove ha conquistato per la prima volta il primato, aveva mostrato i muscoli vincendo la tappa e mettendo in riga tutti i rivali. Ma è stata la quinta di tappa, quella percorsa sul pavè, a far capire il reale stato di forma del corridore dell’Astana. Nella frazione che ha visto il ritiro di Chris Froome (il vincitore dell’edizione del centenario), Vincenzo ha mostrato di essere semplicemente il più forte. In una giornata da tregenda, pur non attraversando per primo la linea del traguardo di Arenberg Porte du Hinaut, ha rafforzato in modo considerevole il suo vantaggio in classifica generale. Quel giorno, le luci della ribalta erano rivolte solo all’impresa del nostro portacolori. Nella giornata di venerdì, Nibali ha voluto e saputo imprimere il sigillo del dominatore sulla corsa in giallo, vincendo a Chamrousse e allargando il solco tra sé e gli avversari.
Anche i bookmakers, che in partenza pagavano il campione italiano vincente della Grande Boucle nove volta la posta, hanno dovuto rivedere le loro proiezioni. Così da nove, la quota (dopo la tappa sul pavè) è crollata a due (anche per il ritiro di Froome). Tutti i bookies italiani che offrono promozioni ai loro nuovi iscritti, e danno la possibilità di scommettere sul Tour 2014, hanno dovuto via via ritoccare la quota dello Squalo. Le lavagne dei quotisti le hanno impresso un ulteriore ribasso dopo la vittoria conquistata sull’arrivo in salita di La Planche des Belles Filles, mentre con il successo di Chamrousse la quota del siciliano è scesa addirittura a 1,07. Anche la stampa francese sembra essere dello stesso avviso dei bookmakers, dal Parisien all’Equipe tutti sono concordi sul fatto che l’incoronazione del 29enne siciliano sia solo una questione di tempo. Le Parisien scrive: “un giorno l’italiano racconterà alla figlia la vittoria al Tour del 2014”.
Ma in uno sport come il ciclismo, dove ogni tappa può riservare sorprese e pericoli, è ancora presto per cantare vittoria. In classifica generale, l’avversario più vicino è lo spagnolo Valverde (+3’ 37″), a cui seguono i due francesi Bardet e Pinot, della « nouvelle vague » transalpina. In effetti nessuno di questi sembra in grado di scalfire il primato del messinese, tuttavia rimangono ancora otto tappe tra cui la cronometro finale (prevista prima della passerella conclusiva sugli Champs Elysees) che sancirà il vincitore della 101esima edizione della corsa francese. L’arrivo in salita di Risoul, in programma oggi, chiarirà ancora meglio la situazione, appurando se lo Squalo si involerà definitivamente verso la vittoria del Tour (16 anni dopo Marco Pantani) o se ci sarà ancora qualche avversario tra lui e la conquista della maglia gialla.