La voce di Rosalba Lazzarotto, con il suo progetto multimediale “Quasimodale”, e la tromba di Stjepko Gut hanno colorato di note il terzo appuntamento con il Messina Sea Jazz Festival 2014, la rassegna musicale diretta da Giovanni Mazzarino e patrocinata dall’Università di Messina.
L’ex Irrera a Mare ancora una volta ha accolto due musicisti di alto livello, in grado di catturare immediatamente l’attenzione dei numerosi appassionati di Jazz attraverso due stili diversi tra di loro ma accomunati dalla stessa viscerale passione .
“Quasimodale” di Rosalba Lazzarotto non è un gioco di parole ma un vero spettacolo dentro lo spettacolo che si materializza sul palco del Sea Jazz con molta eleganza.
Le poesie di Salvatore Quasimodo vengono infatti musicate ed interpretate dalla stessa Rosalba Lazzarotto con uno stile molto contemporaneo di Jazz e con la complicità di musicisti, tutti solisti, estremamente duttili ed abituati all’ improvvisazione .
Ed ecco che l’esibizione della Lazzarotto diventa un miscuglio di letteratura, immagine visiva, movimento del corpo, gestualità e musica, una musica pensata in maniera tale da diventare una sorta di narrazione con incursioni nel teatro-danza e nelle arti visive, grazie anche alle coreografie di Vincenza Di Vita.
Stjepko Gut dona, invece, nuove coordinate sonore alla platea essendo fautore di un jazz più “classico”, ancorato alla tradizione degli anni 50/60, rivisitato in chiave moderna e suonato con l’autenticità di chi si è formato in quegli anni.
Un suono morbido, ovattato, soffice e pulito, sia alla tromba che al flicorno, sono le caratteristiche di un artista nato in Jugoslavia nel 1950 e diventato nel giro di poco tempo un giramondo della musica, vivendo tra New York, Graz e Belgrado.
Sul palco Gut viene accompagnato da Rino Cirinnà (Sax), Alberto Bonacasa (Piano), Riccardo Fioravanti (Basso) e Marcello Pellitteri (batteria).
Stjepko Gut appartiene fondamentalmente a quella generazione di jazzisti che racconta, i suoi assoli sono logici, sono consequenziali , non sono astratti e non vanno per immagini ma bensì per frasi dirette che il pubblico recepisce quasi come fossero frasi del linguaggio parlato.
Nel corso della serata Stjepko Gut ha sia omaggiato la splendida Villa Pace, sede dei seminari del Sea Jazz Festival, con un brano intitolato “Ritmo di Villa Pace”, sia il il grande Clark Terry, suo maestro ed uno dei pochi pionieri dell’era Jazz degli anni 30/40 ancora in vita.
La serata si conclude tra gli applausi e lentamente si torna alla normalità. Ricordiamo, però, che il Messina Sea Jazz Festival vi aspetta anche questa sera, a partire dalle 21 e 30, con le esibizioni di Daniele Spalletta feat. Urban Fabula e, a seguire, Franco Cerri & Enrico Intra Quartet.
Per informazioni sui concerti, i tagliandi e quant’altro, il sito di riferimento è http://messinaseajazz.it/
Buon Jazz a tutti.
Francesco Algeri (@fralgeri)
Fotogallery a cura di (@fralgeri)