Nelle prime ore di questa mattina, giovedì 17 luglio, a Messina, Venetico, Torregrotta e Militello in Val di Catania (quest’ultimo comune ricadente in territorio etneo), i carabinieri del Reparto Operativo – Nucleo Investigativo del Comando provinciale di Messina, coadiuvati da quelli delle Compagnie di Messina Centro, Messina Sud, Taormina, Milazzo, Barcellona Pozzo di Gotto e Palagonia (Catania), nell’ambito dell’operazione Intreccio, hanno dato esecuzione a 11 misure cautelari personali (di cui 5 in carcere, 5 agli arresti domiciliari e un obbligo di dimora) nei confronti di persone indagate a vario titolo per associazione a delinquere finalizzata al traffico illecito di cocaina, hashish e marijuana e per spaccio di sostanze stupefacenti in concorso.
La custodia cautelare in carcere è stata disposta per Francesco Turiano, 29enne di Messina; Lorenzo Di Blasi, 23ennne di Messina; Alessandro Duca, 27enne di Messina; Salvatore Tindaro Pino, 27enne di Milazzo; Girolamo Stracuzzi, 31enne di Messina. Arresti domiciliari per Salvatore Guzzone, 41enne nato negli Usa; Daniele Giannetto, 36enne di Messina; Filippo La Ganga, 27enne di Messina; Giuseppe Strafallaci, 31enne di Messina; Rosario Verdura, 33enne di Messina. Obbligo di dimora per Danny Cardillo, 25enne di Paola (Cosenza).
L’attività pare fosse promossa e gestita dal messinese Francesco Turiano, 29enne, detto Nino Testa (foto in alto), e rivolta ad un pubblico di consumatori giovanissimi delle province di Messina e Catania, con droga proveniente dalla Lombardia.
Le indagini, condotte tra il gennaio del 2011 ed il settembre del 2012 dai militari del Nucleo Investigativo sotto il coordinamento dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Messina, hanno consentito di accertare con dovizia di particolari l’esistenza della struttura dedita allo spaccio di stupefacenti incentrando l’attenzione sugli aspetti caratterizzanti dell’organizzazione illecita e sui ruoli di tutti i partecipanti, come emerge dall’ordinanza di applicazione delle misure cautelari a firma del gip del Tribunale di Messina Antonio Francesco Genovese.
Tutto ha avuto inizio nel gennaio del 2011, a seguito dello spunto collaborativo di una donna, legata da vicoli sentimentali a personaggi inseriti in sodalizi dediti al traffico di sostanze stupefacenti. E’ nata da qui la rete di intercettazioni che, in pochi mesi, si è via via ampliata ed ha portato a monitorare anche numerose utenze cellulari che gli indagati intestavano fittiziamente a cittadini stranieri.
L’indagine si è, inoltre, “intrecciata” (da qui il nome convenzionalmente attribuitogli) con il grave fatto di sangue verificatosi la notte del 10 febbraio 2012 a Spadafora e che ha visto protagonisti alcuni degli indagati. Quella sera Lorenzo Di Blasi, Rosario Verdura, Francesco Turiano ed altri, per ragioni diverse dal traffico e dallo spaccio di sostanze stupefacenti, organizzano una spedizione punitiva nei confronti dei fratelli Giorgianni di Spadafora. La reazione di uno di questi, detentore legittimo di un’arma da fuoco, mette in fuga gli aggressori, anch’essi armati di pistola, che abbandonano sull’asfalto un membro del gruppo, Domenico Santapaola, cognato di Francesco Turiano, raggiunto mortalmente dai colpi esplosi da una delle vittime designate.
Il quadro indiziario elaborato dagli investigatori poggia più in generale su una serie di riscontri oggettivi.
12 agosto 2011. Personale del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia Carabinieri di Gravina di Catania (Catania), su segnalazione del Nucleo Investigativo, procede al sequestro di circa 42 grammi di cocaina e al conseguente arresto di Alfio Giuseppe Maggiore e Salvatore Guzzone.
26 settembre 2011. Su segnalazione del Nucleo Investigativo, personale della Compagnia Carabinieri di Milazzo procede al sequestro di circa 507 grammi di hashish e al conseguente arresto di due persone.
14 ottobre 2011. A seguito di perquisizione domiciliare e personale del Nucleo Investigativo si procede al sequestro di circa 425 grammi di hashish e 330 di marijuana ed alla denuncia di una donna.
30 luglio 2012. Personale del Nucleo Investigativo unitamente a quello del Nucleo Operativo Compagnia Carabinieri Messina Sud , coadiuvati da Unità cinofila di Nicolosi, esegue una perquisizione locale nell’abitazione di Francesco Turiano. Nel corso dell’operazione all’interno dell’appartamento, su specifica segnalazione dell’Unità cinofila, vengono rinvenuti e sequestrati 1 bilancino di precisione, 1 involucro in cellophane trasparente contenente residui di sostanza polverosa di colore bianco e 1 registratore digitale, mentre all’esterno vengono rinvenute e sequestrate 8 telecamere ad infrarossi.
30 luglio 2012. Personale del Nucleo Investigativo unitamente a quello del Nucleo Operativo Compagnia Carabinieri Messina Sud, coadiuvati da Unità cinofila di Nicolosi, esegue una perquisizione locale nell’abitazione di Girolamo Stracuzzi, nel corso della quale viene trovato in cucina un bilancino di precisione.
2 agosto 2012. Personale del Nucleo Investigativo, unitamente a quello della Stazione Carabinieri di Spadafora, coadiuvati da Unità cinofila di Nicolosi, esegue una perquisizione locale nell’abitazione di Giuseppe Strafallaci, nel corso della quale all’interno del garage, su specifica segnalazione dell’Unità cinofila, sono rinvenuti e sequestrati tre bilancini di precisione, vario materiale con tracce di sostanza stupefacente nonché cartucce per fucile.
Nella sua totalità, l’attività operativa esperita permette di sequestrare circa 60 grammi di cocaina, 370 circa di marijuana, 940 di hashish e 4 bilancini di precisione; di arrestare 6 persone a vario titolo coinvolte. L’indagine, nell’ambito della quale sono state emanate le 11 misure cautelari, vede coinvolti ed iscritti sul registro degli indagati 21 soggetti.