Il caso Genovese torna alla Camera, dove la Giunta per le Autorizzazioni è chiamata ad esprimersi sull’uso delle intercettazioni telefoniche. Riunitasi ieri ha deciso di convocare per mercoledì 23 luglio alle 13 la seduta, per giungere ad una conclusione prima della pausa estiva.
Francantonio Genovese, ai domiciliari per l’inchiesta sulla formazione a Messina, ha inviato una memoria difensiva contro la nuova richiesta di utilizzo delle intercettazioni all’esame della Giunta della Camera. Il deputato chiede che non venga concesso il benestare alla magistratura in relazione all’uso delle intercettazioni perché si dice vittima di un ennesimo episodio di ‘fumus persecutionis‘ comprovato dal fatto che le indagini nei suoi confronti sono avvenute in violazione delle garanzie costituzionali sulla riservatezza delle comunicazioni private dei parlamentari.
Nella memoria trasmessa ai componenti della Giunta per le autorizzazioni a procedere, il deputato spiega che nella richiesta della magistratura di Messina “e’ evidente la manifestazione di quel fumus persecutionis ai miei danni, la cui sussistenza vi avevo chiesto di apprezzare, traendo ogni conseguenza in punto di garanzie predisposte dall’ordinamento in favore di ciascun parlamentare. E’ circostanza che ritengo difficilmente possa sfuggire persino al meno garantista, o se si preferisce, al più giustizialista dei colleghi deputati”.
La memoria difensiva è adesso al vaglio della Giunta per le Autorizzazioni. Ignazio LA RUSSA, Presidente della Giunta, come si legge nel verbale della seduta, ha comunicato che “il deputato Genovese – per il tramite del suo avvocato cui era stata inviata la rituale comunicazione sulla facoltà per il suo assistito di fornire alla Giunta i chiarimenti ritenuti opportuni – ha comunicato di non voler svolgere la propria audizione e di affidare la propria difesa ad una memoria scritta, che è stata messa a disposizione dei colleghi già nella mattina di ieri. Gea SCHIRÒ (PI), relatore, si riserva di formulare una proposta di deliberazione sulla domanda in titolo dopo lo svolgimento del dibattito e, comunque, entro la prossima seduta.
Ignazio LA RUSSA, Presidente – continua il documento – evidenzia l’opportunità che la conclusione dell’attività istruttoria della Giunta sulla domanda in oggetto avvenga in tempi compatibili con l’esigenza dell’Assemblea di programmarne l’esame entro la chiusura dei lavori per la pausa estiva. Propone pertanto di svolgere e concludere nella seduta odierna il dibattito, con l’intesa di pervenire alla deliberazione finale sulla proposta del relatore – previe dichiarazioni di voto – nella seduta che convoca sin d’ora per mercoledì 23 luglio 2014 alle ore 13.
Anna ROSSOMANDO (PD) dichiara di condividere la proposta del Presidente sull’organizzazione dei lavori, concordando sull’esigenza di consentire all’Assemblea di disporre di tempi congrui. Evidenzia altresì che, in ragione della preannunciata audizione dell’onorevole Genovese – poi saltata – per la seduta di oggi, il suo gruppo aveva già programmato di intervenire nella discussione nella successiva seduta in cui, alla luce delle indicazioni del Presidente, si procederà al voto finale.
Ignazio LA RUSSA, Presidente, preso atto che non vi sono obiezioni alla proposta sull’organizzazione dei lavori da lui formulata e non essendovi richieste di intervento, rinvia il seguito dell’esame. La seduta termina alle 13.50”.