Costerà al cittadino 20 euro ma avrà validità per il soggetto adulto (superata la maggiore età) di 10 anni. E’ la carta d’identità elettronica che in altri comuni d’Italia operativa anche da 7 anni, potrebbe essere il dono di Natale ritardato per i messinesi. A proporre di attivare le procedure per il suo rilascio agli appositi uffici municipali è il gruppo dei Democratici Riformisti a Palazzo Zanca che, questa mattina, nella stanza del vicario Nino Interdonato, ha illustrato in conferenza stampa l’iniziativa. Questa sarà articolata attraverso un atto di indirizzo che è stato depositato proprio oggi al Protocollo dell’Amministrazione ma avrà la scadenza del 1° gennaio 2015. La carta elettronica sarà il nuovo documento di riconoscimento che, gradualmente, sostituirà quello tradizionale con le dimensioni di una carta di credito in policarbonato.
La novità è che il supporto plastico, oltre a contenere fotografia, dati anagrafici, di residenza e cittadinanza, rappresenterà anche codice fiscale e impronte digitali (in questo momento facoltative). Sarà in vigore in molti Paesi quindi potrà valere come una sorta di passaporto.
“Con un’Amministrazione che si nasconde dietro le politiche del fare – osserva il capogruppo Dr Elvira Amata – noi presentiamo iniziative concrete in cui le altre province sono molto avanti. Nell’interesse della collettività, noi continuiamo a stimolare il sindaco e la sua Giunta con il rilascio della carta d’identità elettronica che servirà ai cittadini per snellire la burocrazia, le file d’attesa perché è comprensiva di tutti i dati personali e potrà essere utilizzata anche per la raccolta differenziata grazie al codice fiscale. Messina può recuperare i suoi ritardi”.
“Il governo Renzi ha programmato una novità – chiarisce Interdonato -. Si tratta di avere una casella di posta elettronica pec contemporaneamente alla nuova carta d’identità che il cittadino potrà richiedere per dialogare con un canale più immediato e più comodo. Noi chiederemo al Comune di prepararsi a questi bisogni della Pubblica Amministrazione entro il 1° gennaio, in modo che gli utenti possano presentare le istanze a partire da quella data. Chiederemo di istituire sportello preposto sia a Palazzo Zanca che nelle singole circoscrizioni e un tavolo tecnico in cui il Comune possa consultarsi con le Società Partecipate per integrare alcuni servizi nella Cei. Inoltre, il supporto ha un microchip su cui vengono memorizzate informazioni che danno garanzia di lettura rapida e di inalterabilità dei dati anti-falsificazione”.
A confermare la volontà di decentrare questa iniziativa è stato il vicepresidente del II Quartiere, Carmine Scarpati che fa notare: “Le circoscrizioni sono d’accordo a risparmiare tempo e denaro grazie all’apporto della Cei. Nei comuni di Capo d’Orlando e Milazzo, il documento è già operativo anche per le Isole ecologiche”.
“C’è stato già un abboccamento con il direttore dell’Atm Foti – aggiunge il consigliere Nino Carreri – per capire come poter inserire gli abbonamenti dei mezzi pubblici nei servizi della carta tecnologica. L’approccio è quello di un manager che vuole valutare bene i bilanci dell’Azienda all’interno di un Piano di Riequilibrio comunale. Con il liquidatore di Messinambiente Ciacci ancora non siamo riusciti ad affrontare questo discorso anche se la Cei dovrebbe appunto favorire il sistema di pesatura della raccolta differenziata”.
“Questo nuovo servizio offerto al cittadino è in favore dello Stato e della spending review – dice Carlo Abbate – perché massimalizza le risorse. E’ un provvedimento che va ad alleggerire il cittadino che a sua volta, si sente sollevato eliminando parte di burocrazia. Tutti parlano di cambiamento senza applicarlo. Noi preferiamo guidarlo e controllarlo”. (@MARCELLA RUGGERI)