Grazie al patteggiamento si è chiuso con una condanna ad un anno e quattro mesi, pena sospesa, il processo davanti al Gup Maria Teresa Arena a carico di Gaetano Portaro, il trentaseienne presidente del seggio speciale di Casa Serena, accusato di aver interferito nelle operazioni di voti in favore dell’allora candidato a sindaco Felice Calabrò, battuto poi al ballottaggio da Renato Accorinti.
L’uomo, che da aprile era stato colpito dal divieto di dimora nella città di Messina, è stato difeso dall’avvocato Salvatore Papa.
L’attività investigativa, svolta anche mediante l’ausilio di servizi tecnici all’interno della sezione, aveva consentito di accertare gravi irregolarità durante le operazioni di voto relative al ballottaggio del 23 giugno 2013: il presidente di seggio ha infatti in modo reiterato violato il diritto alla segretezza del voto, introducendosi nella cabina elettorale con alcuni elettori e sostituendosi agli stessi nell’apporre il segno di voto.
Il caso suscitò nell’opinione pubblica molta indignazione per le modalità di quella che fu definita dagli inquirenti la “soggezione elettorale”: ovvero il ricorso a promesse di regalìe per gli anziani ospiti della casa di cura.