Un tavolo tecnico che il Sindaco Renato Accorinti dovrà convocare entro questa settimana e un Consiglio comunale aperto alla città, programmato per lunedì 21 luglio. Questi sono i due risultati incassati dall’assemblea sindacale promossa da Cisl e Uil oggi in tarda mattinata, a Villa Contino ovvero la sede degli ambulatori dell’Ospedale Piemonte, per discutere sulle azioni di protesta connesse alla ventilata chiusura del presidio insieme alle istituzioni. Le parti sociali sono state capitanate dai segretari generali Cisl Messina e della Fp Cisl, Tonino Genovese e Calogero Emanuele, dal responsabile del settore sanità Cisl, De Luca e dal segretario generale della Fpl Uil, Pippo Calapai e dal coordinatore Area Medica, Mario Macrì. I servizi essenziali, secondo i sindacalisti, non possono essere cancellati con un colpo di spugna in funzione della salute dei cittadini ma anche per il mantenimento dei livelli occupazionali. “I posti letto sono sottodimensionati – continuano – mentre reparti come Cardiologia e Medicina Interna quasi esplodono. I pazienti che si rivolgono al presidio sono poi costretti, a volte, a ripiegare in cliniche private per l’impossibilità del ricovero. I 78 posti di degenza, a fronte del numero indicato dal decreto dell’assessorato regionale preposto ovvero 121, non possono diventare lo standard di un ospedale che copre un ampio bacino del territorio. Le richieste di assistenza al pronto soccorso sono in crescita annualmente. Quindi il progetto di chiusura va invertito”.
L’assemblea è stata molto partecipata da tanti lavoratori della struttura, da tanti cittadini e componenti della società civile. L’assessore comunale alla Salute, Nino Mantineo ha rappresentato tutta l’Amministrazione e il Sindaco che non è potuto intervenire per via di altri impegni istituzionali a cui doveva presiedere. L’appello affinché si riunisca il tavolo tecnico è una volontà già espressa da parte del Sindaco. A formarlo saranno oltre al Sindaco e all’assessore competente, anche il responsabile regionale con la stessa delega, Lucia Borsellino, il direttore generale dell’Azienda Papardo-Piemonte, Michele Vullo, le organizzazioni sindacali e tutti i comitati cittadini che da sempre hanno difeso le sorti dell’ospedale Piemonte.
“Il Comune guarda con molta preoccupazione alla soppressione del Pronto Soccorso del Piemonte – confessa Mantineo -. Il Servizio d’eccellenza neonatale che la Regione intende costruire è un’ottima notizia per il panorama della salute messinese. Ma speriamo che il Governo Crocetta si renda conto che, al di là dei tagli economici, esistono delle opportunità di cura ben più marcate di un contenimento della spesa pubblica”. Dopo aver saputo che il manager Vullo ha già dimostrato, attraverso l’intervista al nostro giornale, una certa disponibilità al confronto, l’assessore commenta: “Siamo contenti che non ci siano chiusure ideologiche vincolate solo al volere della Regione. Dunque, tutti gli enti e attori coinvolti potranno navigare verso il rilancio dell’ospedale come punto d’emergenza, sulla scia dell’entusiasmo verso il Polo Materno Infantile”.
Per il Civico Consesso, in prima fila la presidente Emilia Barrile che ha annunciato di allargare la prevista seduta del 21 luglio a chiunque voglia contribuire su questa tematica così sentita. A testimoniare l’attaccamento al Piemonte, anche un delegato della deputazione regionale Giuseppe Munaò a rappresentare la parlamentare di Fi, Bernadette Grasso. Altri big della politica come il deputato Ncd Vincenzo Garofalo, il parlamentare regionale Ncd Nino Germanà, il senatore Ncd, Bruno Mancuso e il presidente dei Dr all’Ars, Beppe Picciolo hanno inviato la loro vicinanza a questa battaglia. Nella platea anche il consigliere comunale Udc, Libero Gioveni e altri esponenti della IV Circoscrizione. Visto che i lavori del Consiglio verranno sobbarcati da questa priorità, sicuramente i punti all’ordine del giorno del 21 luglio saranno scompaginati.
Per la società civile, non poteva mancare il presidente dell’Ordine dei Medici, Giacomo Caudo che, oltre a lasciarsi andare alla malinconia del valore storico dell’Ospedale Piemonte, ha garantito che i professionisti della medicina appoggeranno la città sul fronte “No chiusura”: “Il presidio rispecchia una necessità di cura al centro urbano, con una posizione invidiabile vicina agli svincoli autostradali. L’aspetto nevralgico non può e non deve essere sottovalutato nelle scelte della Regione. Il manager dell’Azienda può farsi carico delle esigenze dei messinesi a Palazzo d’Orleans”.
Ad esprimere il suo parere anche l’ex preside del liceo classico “La Farina”, Pio Lo Re in rappresentanza di un mondo molto popolato, come quello dell’istruzione scolare: “I ragazzi che frequentano gli istituti del centro città hanno sempre trovato una grande risorsa nell’assistenza dell’ospedale Piemonte. Togliere del tutto questa risorsa significa creare solo problemi ai giovani, alle loro famiglie e a chi gravita nell’ambiente scolastico.”(@MARCELLA RUGGERI)