“Chi usa venti parole quando ne basterebbero dieci, lo ritengo capace di male azioni”. Pare dica questo il premio Nobel per la letteratura, Giosuè Carducci, nel ricordo di Annie Vivanti.
Ora, se questa regola sia universale, se contempli delle eccezioni che la confermano o se si tratti del parto della fantasia di un poeta come pochi non è dato saperlo a un umile manovale dell’informazione quale è chi vi scrive. Quel che è certo è questo comunicato diramato oggi alle 16,18 dall’ufficio stampa del Comune di Messina. Questa la sua stesura originale.
La presidente del Consiglio comunale, Emilia Barrile, ha trasmesso una nota al sindaco, Renato Accorinti, all’assessore all’ambiente, Daniele Ialacqua, al commissario liquidatore di Messinambiente, Alessio Ciacci, ed al dirigente, Natale Cucè, relativa all’inquadramento del personale di I livello. “Questa presidenza – scrive Emilia Barrile – richiede una particolare attenzione all’organizzazione interna del personale al fine di ottimizzare la produzione singola operando sul giusto riconoscimento delle istanze dei lavoratori. Si sottolinea l’importanza dell’adeguamento del livello di inquadramento per gli operatori che, pur collocati al I livello, dovrebbero essere inseriti nel II perché svolgono di fatto le relative mansioni. Appare oltremodo importante – conclude la presidente Barrile – operare nel senso suggerito sia per evitare un contenzioso certo, che porterebbe l’Amministrazione comunale, la società partecipata e quindi di riflesso, come già avvenuto per precedenti opposizioni, ad onorare inutili esborsi sia per richiedere ai dipendenti attualmente in contenzioso con la società, vista l’eventuale apertura al richiesto inquadramento, di transigere e scongiurare così lunghi ed onerosi procedimenti giudiziari”.
Molto più sommessamente, sarebbe bastato dire che si suggeriva l’inquadramento corretto dei lavoratori secondo le mansioni realmente svolte, al fine di evitare costosi contenziosi.
Ma, al di là che Carducci avesse ragione o meno, la Barrile indubbiamente non è una persona capace di male azioni. Tuttavia, ama indugiare in un burocratese che la rende incomprensibile ai più. Il che non è proprio il massimo considerando che la sua platea sarebbero i cittadini, coloro che attendono risposte certe e non criptici giri di parole.
Se poi si aggiunge che, oltre a essere prolissa, sostiene pure che la presenza dei Tir in città sia fondamentale per salvaguardare l’economia di Maregrosso, appare lecito sospettare che, almeno in quanto a senso della misura, qualche falla nel sistema debba necessariamente esserci.
Se son rose… abbonderanno. (@FabioBonasera)