La posizione di Cisl e Uil è stata sempre netta e ferma sull’Ospedale Piemonte. “Vogliamo ricordare – dichiarano Emanuele e Calapai – che già nell’ottobre de 2013 Cisl e Uil ribadivano che il Piemonte non poteva essere messo in discussione proprio perché a quel tempo l’assessorato regionale alla Salute intendeva declassare il presidio ospedaliero”.
“Grazie alle iniziative promosse da Cisl e Uil”, rivendicano i sindacalisti, “è stato difeso e mantenuto dalla popolazione messinese attraverso petizioni ed assemblee popolari, perché rimanesse un punto di riferimento per l’emergenza-urgenza ed l’istituzione del polo materno – infantile doveva e deve essere aggiuntivo e integrativo all’attività di emergenza-urgenza, e nel contempo procedere all’implementazione degli attuali 121 posti letto. Purtroppo dobbiamo riprendere la mobilitazione per ribadire ciò che abbiamo fatto in questi anni”.
L’assemblea di dopodomani, mercoledì 16 luglio, alla quale sono stati invitati a partecipare tutta la deputazione messinese nazionale e regionale, oltre al sindaco, agli assessori, i componenti del Consiglio e delle Circoscrizioni, “deve servire a fare chiarezza”.
“Il Piemonte – proseguono i sindacalisti – è un punto strategico per la città e per l’hinterland messinese e non può essere messo in discussione la specificità e la peculiarità di emergenza-urgenza. Questi erano gli impegni assunti dall’assessore regionale alla Salute e dal direttore generale Caruso e questi impegni devono essere mantenuti e pensiamo che il sindaco per prima deve sostenere la nostra battaglia se serve anche sui tavoli palermitani per evitare un ulteriore scippo per la città”.