COMUNE, CONTO CONSUNTIVO 2012. ECCO COSA HA DAVVERO RISPOSTO ACCORINTI ALLA CORTE DEI CONTI

Lo scorso 9 luglio, il Consiglio comunale ha votato, non senza polemiche e con due emendamenti, le risposte da consegnare alla Corte dei conti – Sezione di controllo della Regione Siciliana – dopo che quest’ultima, con delibera numero 58/2014, aveva censurato in 14 punti il conto consuntivo 2012, approvato il 12 dicembre scorso. Quello che non era ancora emerso è il contenuto della delibera, risalente allo scorso 4 luglio, portata in aula dalla Giunta. Ecco, punto per punto, le controdeduzioni alle osservazioni della magistratura contabile elaborate dall’esecutivo del Comune di Messina.

Conf.  stampa Accorinti su concessione San Filippo  (28)1) Ritardo dell’approvazione del rendiconto. L’esecutivo, tenendo presente la relazione del dipartimento Servizi finanziari, in merito alla prima censura, circa il ritardo nell’approvazione del rendiconto, attribuisce lo stesso “a talune osservazioni da parte del commissario straordinario”, Luigi Croce. La Giunta di Renato Accorinti afferma di avere rilevato, una volta insediatasi e dopo un’analisi condotta sempre insieme al dipartimento Servizi finanziari, oltre che ai revisori dei conti e alle società partecipate, “un probabile errore di valutazione nel rispetto del patto di stabilità”. Da qui la necessità di rivedere “il risultato finale del saldo di gestione”.

2) Mancato rispetto del patto di stabilità interno. Per quanto concerne la seconda osservazione, l’esecutivo di palazzo Zanca riferisce che il collegio dei revisori dei conti, con nota del 10 luglio 2013, ha rilevato lo sforamento di 6,49 milioni di euro: “Nel 2013, il patto di stabilità interno è stato rispettato, come certificato il 28 marzo 2013 dal collegio dei revisori dei conti”.

3) Equilibri di bilancio di parte corrente. Lo squilibrio nasce dal fatto che “una parte degli oneri straordinari di gestione sono stati coperti con entrate dell’ente e non con entrate straordinarie. Lo squilibrio non si è ripetuto nell’esercizio finanziario 2013”.

4) Disavanzo di amministrazione pari a 2.468.132,88 euro. “Come già comunicato, il saldo complessivo è stato determinato in particolare dal saldo dei fondi vincolati rivisto alla luce delle osservazioni del collegio dei revisori dei conti”, il 10 luglio 2013. L’esecutivo, citando il bilancio consuntivo 2013, il cui schema è stato deliberato lo scorso 21 giugno, ricorda la realizzazione di un avanzo complessivo di 6.519.234,16 euro.

5) Mancata previsione in contabilità di procedure atte a evidenziare i vincoli delle entrate a specifica destinazione previste dall’articolo 195 del Tuel. “La direzione generale ha convocato per il 7 luglio 2014 conferenza di servizio con il dirigente dipartimentale per istruire proposta di approvazione del nuovo sistema informatico che fa parte delle attività ricomprese nel piano d’innovazione generale dell’ente”.
6) Persistente e sistematico ricorso all’anticipazione di tesoreria. Accorinti e i suoi assessori garantiscono che c’è sempre stato un equilibrio tra le anticipazioni e le entrate destinate ad estinguerle: “L’anticipazione di tesoreria – aggiungono – non ha mai ecceduto l’importo massimo deliberato dalla Giunta municipale, contenuto nei limiti dell’articolo 222 del Tuel”. La Giunta assicura che il ricorso all’anticipazione si è ridotto nel primo semestre del 2014 e che è in cantiere una nuova procedura che permetterà di incassare i tributi nello stesso anno di competenza.

vigili-urbani7) Mancato rispetto della quota vincolata di destinazione delle sanzioni per violazione del codice della strada. “Ne 2013 e nel primo semestre 2014 la quota è sempre stata rispettata”.

8) Residui attivi vetusti di cui ai titoli I e III. “L’ente è impegnato in un’attenta opera di verifica. Nel 2013 sono stati eliminati residui attivi relativi al 2006 e agli anni precedenti per 9.000.067,25 euro. Lo schema di rendiconto 2013 attesta che sono stati eliminati residui attivi relativi agli anni 2007 e precedenti per 7.457.940,95 euro”.

9) Presenza di consistenti debiti fuori bilancio. L’amministrazione di palazzo Zanca rimanda alle note dei Servizi finanziari del 20 e 26 giugno scorsi riguardanti l’attività di ricognizione della consistenza dei debiti fuori bilancio alla luce della predisposizione del piano di riequilibrio pluriennale.

10) Recupero dell’evasione tributaria. Dopo l’approvazione del bilancio di previsione 2013, una determina del dirigente del Ced ha affidato alla partecipata Feluca Spa, in liquidazione, il controllo incrociato delle informazioni provenienti da ufficio Tributi, Anagrafe, Catasto urbano al fine di individuare gli scarti tra entrate previste ed effettive. In meno di un mese sono stati accertati 806.851 euro in relazione a Tarsu-Tares e 991.352 a Ici-Imu. L’ente intende procedere alla stabilizzazione di questa azione, dando seguito alla decisione del Consiglio comunale di costituire una new-co che acquisisca il ramo d’azienda della Feluca.

11) Mancata adozione delle opportune misure organizzative per garantire il tempestivo pagamento di cui all’articolo 9 del dl 78/2009. “L’ente ha adottato deliberazione di Giunta municipale 746 del 27 agosto 2012”. In merito alle spese per il personale e le partecipate l’esecutivo rimanda alla citata nota dei Servizi finanziari del 20 giugno scorso.

ATM_ingresso12) Irregolare utilizzo dei capitoli afferenti ai servizi conto terzi. Come risulta dallo schema di rendiconto approvato lo scorso 21 giugno, “dall’insediamento della nuova amministrazione, nel 2013, non si è mai fatto ricorso” a quei capitoli.

13) Spese per il personale. “Non esistono più rapporti di lavoro a tempo determinato ex articolo 110 comma 2; per il 2012 il totale della spesa al lordo delle partecipate ammonta a 89.694.262 euro, con un incidenza sulla spesa corrente del 40,67%”.

14) Organismi partecipati. L’esecutivo ricorda l’opera di risanamento in corso, con il rinnovo dei vertici di Atm e MessinAmbiente, le procedure di composizione dei debiti e dei crediti. In elenco, anche l’analisi del piano industriale dell’Amam. Il tutto contemperato con le esigenze del piano di riequilibrio decennale, così da “adeguare a partire dal 2015 la gestione dei bilanci ai principi di consolidamento”. (@FabioBonasera)

 

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