Il sovrintendente e i direttori artistici del Teatro Vittorio Emanuele si decurtano i compensi del 20%. La decisione, d’intesa con i diretti interessati – Antonino Saija, Ninni Bruschetta e Giovanni Renzo – è stata presa, ieri, dal consiglio di amministrazione dell’Ente autonomo regionale.
Non è l’unica novità, come riporta un comunicato stampa: “Il cda, all’unanimità, ha approvato un importante documento che, anche se transitorio, per la prima volta dalla costituzione dell’ente definisce un assetto organizzativo degli uffici e del personale, attuando la distinzione tra indirizzo e controllo degli organi e gestione affidata al personale e prevede la definizione del piano di fabbisogno del personale”.
I vertici del Teatro Vittorio Emanuele, contestualmente, hanno avvito l’Iter per l’approvazione del nuovo regolamento di funzionamento degli organi e per il nuovo regolamento di organizzazione degli uffici e del personale. Al varo, ancora, provvedimenti in materia di trasparenza, anticorruzione e performance. Decisa altresì “una nuova disciplina che regola il conferimento degli incarichi professionali”.
Il cda lavora pure a un concorso grafico per un logo del Teatro avente un angelo come tema del frontespizio; a un bando per la riapertura, il prossimo ottobre, del bar; a un diverso sistema logistico e organizzativo di reception e rapporto con pubblico e utenza.
Deliberato, infine, “l’avvio di un progetto operativo per la pubblicazione di un periodico mensile di spettacolo e cultura indirizzato al territorio, da distribuire gratuitamente agli abbonati, avvalendosi delle numerose e autorevoli presenza culturali e professionali della città. Ai fini dello sviluppo dell’ente, ma anche per affrontare questa fase transitoria, il consiglio di amministrazione ha preso atto della relazione di Saija relativa all’analisi delle criticità del sistema.
In precedenza, gli amministratori avevano deciso il rilascio dell’immobile di via Mario Aspa, assicurando al Teatro un risparmio di circa 40mila euro l’anno.