Nella mattinata odierna, i militari della compagnia di Messina Sud hanno dato esecuzione a 5 misure cautelari (quattro in carcere e una ai domiciliari) nei confronti di altrettante persone, quasi tutte di Messina, ritenute responsabili di numerosi furti in abitazione avvenuti in città tra il 2010 ed il 2013 .
Gli arrestati, nel corso dell’indagine condotta dai carabinieri della Stazione di Giampilieri, sono risultati appartenere a un’associazione dedita alla commissione di furti, strutturata in maniera stabile e duratura. Ogni colpo fruttava dai 500 ai 30mila euro, per un ammontare complessivo di circa 300mila euro.
Numerosissimi i casi accertati. Sono infatti circa 10 i furti riconducibili alla “banda”, che nel corso del tempo aveva adottato un metodo consolidato ed efficace. All’interno del gruppo, infatti, vi era un’elevata specializzazione e settorializzazione delle competenze (dal “palo”, a chi materialmente si occupava di aprire una “breccia” a casa del malcapitato, a chi invece si occupava di battere il territorio alla ricerca di possibili vittime), che consentiva di compiere anche due – tre furti nello stesso giorno.
Oltre ai casi accertati, sono molti altri i furti posti al vaglio dell’autorità giudiziaria e plausibilmente ricollegabili al gruppo. Le possibili vittime selezionate potevano essere impiegati, insegnanti, persone ricoverate in ospedale: il gruppo valutava e studiava le abitudini per qualche giorno, per poi selezionare il momento più adatto per entrare in azione e compiere il furto in tutta tranquillità.
La refurtiva era quasi sempre costituita da oro, gioielli e diamanti, oltre a materiale informatico (pc portatili, tv e telefoni cellulari) e denaro.
Le persone sottoposte a misura cautelare in carcere sono Santi IRRERA, 40 anni; Emanuele LANZA, 26 anni; Davide RANDO, 20 anni; Francesco SCIBILIA, 51 anni. Disposti i domiciliari per Tindaro MILAZZO, 28enne nato a Milazzo.