Nasce l’Agenda Messina. Basata su cantieristica, edilizia, nuove opportunità per i giovani. Oltre al recupero delle risorse delle opere compensative della realizzazione del Ponte. Queste le leve di intervento per alleviare gli effetti della crisi occupazionale sul territorio, proposte dal sindaco di Messina e dal suo vice nell’incontro romano di ieri, martedì 8 luglio, anticipato da Messina Ora, con il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti. Renato Accorinti e Guido Signorino, facendo seguito alla riunione avvenuta in riva allo Stretto lo scorso maggio, hanno rappresentato la gravità della crisi occupazionale che ha colpito nel 2013 l’economia di Messina e provincia, consegnando al ministro i record negativi di occupazione, tasso di attività, disoccupazione, occupazione giovanile e femminile che caratterizzano il territorio.
Gli amministratori di palazzo Zanca, anche a seguito del confronto con le parti sociali svoltosi il giorno precedente, ha proposto di sviluppare interventi mirati con riferimento a tre settori: cantieristica, edilizia, nuove opportunità per i giovani.
Su questi settori sono stati presentati piani di azione specifici, su cui il ministero del Lavoro potrebbe intervenire come interfaccia con le altre amministrazioni governative per lo sviluppo di una “agenda Messina”; con competenze specifiche in ordine alla formazione orientata delle maestranze.
Per quanto attiene alla cantieristica, il rilancio – secondo quanto riferito a Poletti – “necessita dell’individuazione di spazi di mercato capaci di aprire ad una domanda non locale, rispondendo ad esigenze legate anche all’introduzione di nuove normative di tutela ambientale”. È stata presentata un’ipotesi di intervento che investe sull’introduzione, entro il 2018, dell’area Seca (emissioni a basso tenore di zolfo) al Mediterraneo Europeo. Questa innovazione richiede interventi di adeguamento delle flotte con l’installazione di sistemi di filtraggio o l’adeguamento dei motori. “Caratterizzare la cantieristica locale con una specializzazione in questa direzione – sostengono il primo cittadino e l’assessore al Bilancio – potrà consentire all’industria messinese di intercettare una domanda di livello nazionale ed europeo in risposta ad una interveniente necessità strutturale.
Per quanto riguarda l’edilizia che ha necessità di interventi diretti, oltre alle risorse individuate e mobilitate dall’amministrazione per la seconda parte del 2014 e per il 2015, si è chiesto al Governo di intervenire su tre fronti: “Il recupero dei finanziamenti delle opere compensative connesse al progetto del ponte sullo Stretto di Messina, con la eventuale ridestinazione (anche in parte) ad interventi per la messa in sicurezza del territorio e per la sicurezza antisismica degli edifici pubblici; la valutazione di incentivi per la realizzazione di un ‘piano colore’ a Messina”.
In relazione alle politiche giovanili, si è discusso della possibilità di realizzare a Messina uno spazio di “coworking” in cui i giovani “possano condividere know-how, idee, spese e fare la necessaria massa critica per favorire lo sviluppo d’impresa”. Il Comune individuerebbe la struttura e la doterebbe inoltre di personale qualificato per la consulenza nella progettazione e l’assistenza burocratica e legale, anche grazie al Piano Locale Giovani in atto. Il progetto potrebbe essere finanziato a valere su Garanzia Giovani (es.: Misura di Sostegno all’autoimpiego e all’autoimprenditorialità), rivolgendosi in particolare ai giovani attualmente esclusi sia dai processi lavorativi che da quelli formativi (i cosiddetti Neet – Not in Education, Employment or Training).
Su questi punti l’amministrazione predisporrà entro il mese una “Agenda Messina” da sottoporre al ministero. Dopo la riunione al ministero, Accorinti e Signorino hanno incontrato esponenti del settore armatoriale ed hanno discusso di eventuali altri segmenti di potenziale sviluppo strategico per la cantieristica: il trattamento delle acque di zavorra, le demolizioni, il trattamento del vetroresina nel riciclaggio delle imbarcazioni da diporto. “Stiamo costruendo – ha sottolineato il sindaco – le condizioni per rilanciare l’attività economica della città puntando su settori di grande tradizione, dove è possibile realizzare interventi di formazione per riqualificare le maestranze (anche quelle attualmente sostenute dagli ammortizzatori sociali) ai fini di una riconversione verso attività di sicuro interesse di mercato”.