Un colpo in pieno volto. E un movente avvolto ancora nel mistero e su cui dalla scorsa notte indagano i carabinieri del Nucleo Operativo di Santo Stefano Camastra, intervenuti per i primi rilievi sull’omicidio di Giuseppe Conti Taguali, 54 anni, senza nessun precedente penale, ma dal cognome “pericoloso”. Il delitto è stato consumato in contrada Pulcino, territorio al confine tra Cesarò e San Teodoro, lungo una strada interpoderale che si spinge fino al lago dell’Ancipa.
Secondo una prima ricostruzione Conti Taguali, che a San Teodoro aveva fatto il macellaio, per poi dedicarsi all’allevamento, era ancora alla guida della vettura quando è stato raggiunto dai tre colpi di fucile. L’auto ha fatto ancora qualche metro prima di finire la sua corsa contro un terrapieno. Sul posto si è portata un’ambulanza del 118, che ha potuto costatarne solo la morte.
Intanto alla DDA di Catania sono iniziati gli interrogatori tra possibili testimoni e parenti della vittima.
L’umo era fratello di Sebastiano Conti Taguali ucciso nel 1998 a Maniace, inoltre, ma si tratta di rapporti di parentela lontana, la vittima era cugino di Marco e Gianfranco Conti Taguali attualmente all’ergastolo per l’omicidio di Bruno Sanfilippo Pulici, ucciso a Cesarò nel giugno del 2002.