“L’intesa tra Accorinti e Franza sarà di carattere politico perché non possiamo impedire a Caronte&Tourist di arrivare al molo Norimberga. Non abbiamo gli strumenti per proibirlo. Il Sindaco resta il dominus sulle strade. Ma andremmo contro i nostri interessi frenando l’attività diurna della Società”. Così il Comandante della Capitaneria di Porto di Messina, Antonino Samiani si sbilancia intervistato, questo pomeriggio, sul dibattito acceso tra i due attori, con l’annuncio dell’ordinanza sindacale che vieterà il transito dei tir dal 20 luglio sul Cavalcavia. Intanto, è giallo sul tavolo tecnico convocato martedì 8 luglio dal Prefetto Stefano Trotta per definire modalità e tempi di fruizione del Molo Norimberga. Ad essere tagliate fuori da questo vertice sono proprio le parti in causa ovvero Comune e Compagnia di navigazione. In questo clima rovente in cui volano lettere “pseudo aperte” di armatore, consiglieri municipali e sindacati, tra “minacce velate” per lavoratori e richieste d’aiuto al fulmicotone verso il Palazzo del Governo, Trotta ha forse preferito ascoltare prima la Sezione Tecnica quindi l’Autorità Portuale, la Capitaneria di Porto, Rfi e il Provveditore interregionale alle Opere Pubbliche Sicilia-Calabria, Vittorio Rapisarda Federico. Il presidente dell’Authority, Nino De Simone, raggiunto telefonicamente, dichiara: “Non so perché Sindaco e Caronte non siano stati invitati. Forse, il Prefetto intende ragionare in modo asettico, senza il forte coinvolgimento di Amministrazione e imprenditore”.
Il primo motore degli affari di Caronte&Tourist, Vincenzo Franza ha interpellato, qualche giorno fa, l’Organo di Governo tramite una missiva, dove spiegava l’urgenza di una mediazione autorevole.
“Trotta ha reagito alla richiesta della Società – commenta Samiani -, forse anticipando un po’ tutti. Vorrà conoscere quali sono gli elementi concreti della discordia esaminando l’entità dei flussi di traghettamento e la problematica delle concessioni esistenti. La Capitaneria guarda ai traffici dello Stretto con l’obiettivo di incrementare gli utenti del vettore navigazione. La Compagnia vivacizza il trasporto marittimo e lo sviluppo commerciale, veicola merci, offre posti occupazionali e coordina una mobilità navale in piena sicurezza”. Insomma, secondo Samiani, nulla da eccepire su Caronte&Tourist. E questo la dice lunga sulle eventuali posizioni del vertice tecnico.
“Non possiamo dare valutazioni di natura politica – continua il Comandante -, né criticare o giudicare negativamente lo sbarco della Cartour. Il volume di 40 camion al giorno non è di per sé rilevantissimo. Tra l’altro, si stanno per attivare le misure di compensazioni quali l’aumento delle coste per l’attracco a Tremestieri. La seconda invasatura dovrebbe essere operativa entro fine luglio o al massimo i primi di agosto in modo da spostare i flussi dei mezzi pesanti anche dalla Rada, dal porto centrale e dal Norimberga. Capitaneria e Authority lavorano in sinergia con funzioni diverse. Io sono anche Vicepresidente del Comitato Portuale per cui ho a cuore il rispetto delle leggi anche in termini di giurisdizione. L’Authority ha più competenze sul territorio su cui detiene più potere. La sicurezza della navigazione spetta alla Capitaneria per cui, per esempio, abbiamo interdetto l’ormai nota parte di approdo a Tremestieri”.
Palazzo Zanca ha provato una manovra di conciliazione proponendo alla Caronte di traghettare nelle ore di punta solo mezzi leggeri. Ma il gruppo Franza ha respinto al mittente l’alternativa affermando che il suo monopolio, in tante legislature, non è stato mai messo in discussione, mantenendo gli stessi orari di navigazione, con l’apposita variazione estiva.(@MARCELLA RUGGERI)