La questione San Filippo fa discutere e accende gli animi di tifosi, “opinion leader della domenica” e ovviamente la classe politica non può restare a guardare. Stamattina, la commissione consiliare con delega a spettacoli e sport, presieduta dal consigliere Piero Adamo, si è riunita per discutere proprio della faccenda del momento. L’antefatto è noto: con una delibera di giunta di due sere fa, l’Amministrazione avrebbe concesso in uso all’agenzia catanese Musica da Bere l’impianto sportivo per la realizzazione di due eventi musicali, che dovrebbero svolgersi l’estate prossima, nell’arco di tempo che va dal 6 luglio al 6 agosto.
Apriti cielo! La risposta di Lo Monaco non tarda ad arrivare.
Giacchè il sindaco sarebbe venuto meno alla parola data -stadio in concessione all’Acr per tutto l’anno- il patron leva le tende e lascia la squadra al suo incertissimo futuro.
La tifoseria è in delirio, i social network esplodono e l’insurrezione popolare è prossima: i messinesi solo per Messina e Vara si scoprono combattenti.
Chiunque si pronuncia: Costa -organizzatore degli eventi-, dirigenza del Messina calcio, opinionisti, giornalisti, ex giocatori del Ponte Americano anno 1973, pulcini, paperotti, massaie e l’unico a non proferire parola è lui, il sindaco!
Accorinti si pronuncerà domani in conferenza stampa, una volta di ritorno dai suoi fuori porta istituzionali. Bene, benissimo, la vita è fatta di priorità ma può mai lasciarsi tanto terreno ad altri senza dare un briciolo di spiegazione alla città? E le spiegazioni sono richieste a gran voce anche dalla VIII commissione che ha deciso di convocare con urgenza il primo cittadino perché chiarisca quali siano le reali intenzioni dell’Amministrazione comunale rispetto all’utilizzo dello stadio “San Filippo” per l’estate 2015.
“E’ giusto organizzare grandi eventi”, dichiara il presidente Adamo, “ma va tenuto insieme questo interesse con quello della società sportiva che sta programmando e lavorando. Riteniamo che le due attività siano assolutamente conciliabili, come del resto dimostrano le esperienze di tantissime altre città”.
Il punto cruciale, dunque, è organizzarsi. Il sindaco sarebbe colpevole di un’eccessiva leggerezza, quella di dire sì a tutti e poi non sedersi opportunamente a discutere come si converrebbe.
L’appello che la commissione rivolge è bipartisan: “Chiediamo al Sindaco di porre in essere le condizioni necessarie affinché si ricompatti la situazione e ai Lo Monaco di tornare sui loro passi”.
Ma c’è un altro problema, il costo dello stadio che sarebbe stato “affittato” ad un prezzo troppo basso (15.000,00 euro + IVA -più i 500,00 euro al giorno per allestimenti-).
Stando a voci di corridoio di Palazzo, questo dipenderebbe dal precedente del 2011. Ricordate quando l’attesissimo concerto di Vasco Rossi saltò dopo la decisione della commissione di sicurezza di non concedere l’agibilità a seguito del crollo della strada a ridosso dei parcheggi interni? Ebbene, secondo alcuni oggi l’Amministrazione applicherebbe questi costi “esigui” per “ricompensare” Sud Dimensione Sevizi e co. di non aver richiesto risarcimenti al Comune a suo tempo.
“Noi abbiamo rinunciato a fare causa semplicemente perché non mi sembrava corretto; per ragioni di appartenenza alla città”, chiarisce Lello Manfredi, raggiunto telefonicamente. “Del resto noi abbiamo lavorato, è vero, ma non abbiamo avuto una perdita reale: certo ho perso tempo e lavoro ma non investimenti economici andati perduti. Adire le vie legali sarebbe stato come la truffa di chi inciampa, non si fa niente e poi finge un colpo di frusta per avere il risarcimento”, conclude.
Quindi niente da temere perché non c’è un do ut des di fondo -tu non mi chiedi risarcimenti, io ti accordo l’uso dietro compenso inferiore- anche perché, a volerla dire tutta, si fa presente che la richiesta iniziale per il concerto del rocker Blasco (e non anche per quello di Jovanotti), parrebbe essere stata originariamente di una concessione a titolo gratuito che proprio Accorinti avrebbe rifiutato.
Numerosi ci risultano essere i precedenti di uso dell’impianto sportivo a costo zero per le società organizzatrici di eventi, dato il forte impatto che alcuni spettacoli -più di altri- hanno sull’economia locale (sapendoli sfruttare adeguatamente). Nello specifico, fonti accreditate confermerebbero che proprio l’Amministratore avrebbe accettato di concedere lo stadio solo ed esclusivamente previo pagamento (rispettando dunque i diktat della Corte dei Conti), oltretutto non valutando arbitrariamente un budget da proporre, ma attenendosi precipuamente a quanto previsto dal regolamento vigente, approvato ai tempi dell’allora sindaco Buzzanca.
E, pallottoliere alla mano, 15.000,00 euro + IVA per concerto, a cui si sommano i 500,00 euro giornalieri per la preparazione, si arriva facilmente ad una quarantina di migliaia di euro che malaccio non fanno, specie se a questo si aggiunge la possibilità di “pretendere garanzie che lo stadio sia riconsegnato in condizioni identiche, anzi migliori”, suggerisce Manfredi che continua, “trovo che per la società potrebbe essere un’ottima chance: sono previste 60.000 persone in arrivo per il concerto di Vasco, per Lo Monaco potrebbe risultare un ottimo momento per pianificare una strategia di marketing adeguata per promuovere il proprio brand”.