PROTESTA ANTI CARTOUR, DOMANI COMITATO STOP TIR CI RIPROVA. “SALTA” APPRODO MATTUTINO DA BLOCCARE

La nave Cartour non si è vista approdare questa mattina al Molo Norimberga, sotto lo sguardo deluso di un’ottantina di manifestanti che avevano intenzione di bloccare i mezzi pesanti sul Cavalcavia. Ad organizzare la protesta è stato il Comitato “Stop tir- Contro Monopoli e Speculazioni” che raccoglie vari leader e movimenti quali il rappresentante nazionale della Cgil, Daniele David, Cambiamo Messina dal basso con il consigliere comunale Luigi Sturniolo e Claudio Risitano, la Casa Rossa, Rifondazione e Teatro Pinelli. L’adeguamento degli orari di sbarco e imbarco per la stagione estiva sembrava previsto per oggi, invece, la Società Caronte&Tourist ha ribadito che la variazione tanto discussa sulla Cartour sarà operativa da domani mattina, con l’arrivo al Norimberga alle 10:30 e con le arterie nevralgiche invase dagli autoarticolati fino alle 15 (successiva partenza). Un disguido di comunicazione che rientra nel trambusto e nelle polemiche scatenatisi nelle ultime due settimane tra Amministrazione e Compagnia di navigazione.

Manifestazione cavalcavia no tir Pinelli (6)“Contro ricatti ed arroganza, una sola risposta: mobilitazione popolare”. Così, declama e scrive il sindacalista David sui Social Network, di fronte il regime di monopolio dettato dal gruppo Franza. “Constatiamo un’assenza di responsabilità sociale e un attacco costante ai diritti dei lavoratori – prosegue -. “La società Caronte&Tourist è lo specchio di un modello di accumulazione, autoritario e violento, che scarica i rischi ed i costi dell’attività aziendale sui dipendenti e sul corpo sociale del territorio”. David insieme al Comitato “Stop tir”, vuole risvegliare il comune peloritano, invitando i messinesi a scendere in piazza e a non restare impassibili davanti un “progetto aziendale che ha messo in ginocchio lo sviluppo urbano, puntando sul potere della rendita. Il regime dei Franza che danno per scontato il transito dei tir a tutte le ore del giorno e della notte risponde a un processo di espropriazione e di privatizzazione delle risorse comuni della popolazione”.

Il sistema della Compagnia privata, secondo il Comitato, acquista sempre più potere, “invade realtà e simboli e pare non abbia né contrappesi né limiti. La necessità di costruire una mobilitazione popolare assume la semplice constatazione che la città e la vita sono contestuali: la rappresentazione collettiva che elaboriamo è parte integrante del ‘fenomeno’ città tanto quanto la sua realtà”. (@MARCELLA RUGGERI)

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